BrainCircle, “Emotions” arriva a Lugano
Nel decimo anniversario di BrainCircle italia, associazione no profit creata con il sostegno di Rita Levi-Montalcini, è nato “Emotions”, il BrainForum itinerante dedicato alla Premio Nobel italiana e volto a promuovere la scienza al femminile.
Venerdì 3 dicembre, dalle ore 18.00 alle 22.00, al LAC di Lugano e nel contesto di LAC Edu, si terrà la prossima tappa di “Emotions”. Con scienziate di altissimo profilo scopriremo che “genere di emozioni” caratterizza le nostre vite, il nostro cervello, la nostra salute: esistono emozioni maschili ed emozioni femminili? O uomini e donne semplicemente sperimentano le emozioni in modi diversi? E quanto queste differenze – o meglio caratteristiche – dipendono da differenze prettamente organiche od ormonali o invece da apprendimenti?
La conferenza, moderata da Clara Caverzasio, vedrà la partecipazione di Pamela Agazzi (Donne e uomini hanno cervelli differenti?), Michela Balconi (Le emozioni tra pregiudizi e paradossi: una prospettiva neuroscientifica), Antonella Santuccione Chadha (Le emozioni e le malattie: il genere e il sesso in medicina), Bianca Jones Marlin (Natura vs educazione: i genitori favoriscono la sopravvivenza), Giorgia Silani (Le emozioni sociali: l’empatia è anche una questione di genere?), Angela Matthes (La risorsa della vulnerabilità nella leadership attraverso gli occhi di un dirigente transgender).
Introducono la conferenza il primario Claudio Städler, Clinica di Neurologia, Neurocentro della Svizzera italiana EOC, Lugano; e Mara Hank Moret, Presidente Women’s Brain Project. Luca Fraula al piano evocherà gli stereotipi di genere attraverso canzoni famose con la voce di Micaela Calvano.
L’incontro sarà trasmesso in live streaming su YouTube e successivamente saranno disponibili sul sito di Emotions. Sarà disponibile il servizio di traduzione simultanea in italiano e in inglese.
Emotions è ideato da Viviana Kasam, Presidente di BrainCircleItalia, in collaborazione con Clara Caverzasio, Copresidente di BrainCircleLugano, assieme a Hermona Soreq, dell’Università Ebraica di Gerusalemme, e Daniela Perani, dell’Università Vita Salute San Raffaele di Milano.