Brutale è il risveglio è il nuovo romanzo in uscita il 5 agosto 2020 per la collana di narrativa della Tunué. L’autrice Pascale Kramer squarcia il velo che da sempre avvolge il tema della maternità: a separare l’idillio dall’incubo, infatti, non c’è che un passo, ma serviva una penna impietosa e penetrante come la sua per azzardarlo. Il libro, tradotto da Luciana Cisbani, ha già ricevuto il Grand Prix du roman de la Société des Gens de Lettres, il Prix Schiller e il Prix Rambert.
Brutale è il risveglio racconta le vicende di una giovane coppia alle prese con la nascita di una bambina: una promessa di felicità nel cui quadro terso nessuno sembra intuire l’ambivalente senso di svuotamento e di oppressione che tormenta Alissa, la neo mamma. La sua è una vera e propria discesa agli inferi dalle profonde implicazioni generazionali e sociali, che vengono mostrate attraverso un continuum narrativo implacabile nell’attenzione a dettagli, gesti, silenzi. Molte ombre si annidano nella cerchia familiare, amicale e lavorativa di Alissa e Richard. Così, la piccola tragedia interiore dello scoprirsi inadeguata al ruolo di madre si inserisce in un groviglio di tradimenti, rivalità e guerre sotterrane che esplodono come vulcani dormienti, fino al virulento finale.
Pascale Kramer è nata a Ginevra e ha vissuto tra Losanna, Zurigo e Los Angeles prima di stabilirsi a Parigi. Con al suo attivo tredici romanzi, affianca alla carriera di scrittrice quella di curatrice del Festival del cinema documentario “Enfances dans le monde”, del Salone africano del Libro di Ginevra e di membro della giuria del “Prix des 5 Continents de la francophonie”. Nel 2017 Kramer ha vinto il Gran Premio svizzero di letteratura, che le è stato assegnato per la sua capacità di presentare «con grande lucidità un’umanità fatta di gente semplice e di destini incompiuti». Prima del Gran Premio svizzero di letteratura, ha già ottenuto prestigiosi riconoscimenti come il Premio Michel-Dentan nel 1996, il Premio Lipp nel 2001 e il Premio Schiller nel 2009.