Casa della Letteratura, gli appuntamenti di settembre
La Casa della Letteratura per la Svizzera italiana (Villa Saroli, Viale S.Franscini 9, Lugano) riprende le attività dopo la pausa estiva.
Le porte riapriranno il 3 settembre incontrando Mario Casella e la sua novità editoriale edita da Gabriele Capelli Editore. Senza scarpe è una narrazione coinvolgente che incrocia la voce del figlio Saulle con la ricostruzione della vita di Roberto Donetta, padre irrequieto e sempre indebitato, contadino della Valle di Blenio, venditore ambulante di sementi, cameriere e poi fotografo. Un romanzo biografico fatto di solitudine e povertà, ma che documenta anche una vita anomala ed eccezionale nel Ticino di fine Ottocento e primo Novecento. A guidare e interrogare Mario Casella sarà il giornalista Michele Fazioli.
A fine incontrò seguirà un momento conviviale con una bicchierata offerta dall’editore.
L’8 settembre sarà la volta di una seconda novità libraria a firma di Andrea Fazioli che vede nuovamente la figura dell’ormai storico investigatore privato Elia Contini apparso ormai nel 2005 (Chi muore si rivede, Dadò Edizioni). Con Le strade oscure (Guanda) si verrà coinvolti in un nuovo noir che scava nella psicologia di protagonisti e comprimari inseguendo una storia di molestie, soprusi economici, antiche ruggini, ma anche slanci d’amore, tenerezza, intimità e dove si può guardare ciò che accade con gli occhi degli animali immaginari che popolano queste pagine, forme mutevoli, specchi di sogni oscuri o fantastici, da cui fuggire o nei quali al contrario rifugiarsi, con la capacità di sperare nonostante tutto. Col 2022, Elia Contini festeggia 17 anni di vicinanza coi lettori per mezzo della penna dell’autore che nel tempo ha cresciuto il personaggio adattandolo, invecchiandolo, rendendolo forse sempre più simile a se stesso.
La stagione entra nel vivo con gli incontri programmati dalla Commissione il 23 settembre grazie alla voce del giornalista e scrittore romando Thierry Raboud che ci guiderà in un percorso di scoperta e fascinazione. Dalla testimonianza in versi delle città svuotate dai lockdown (lavorando con un fotografo, per Dehors), all’irreale rapporto con la realtà mediata dallo schermo del computer (in Crever l’écran) sino all’ultimo lavoro composto su una vecchia macchina da scrivere. Autore che fonde alla parola anche la musica (è musicologo e musicista) nonché giornalista culturale per il quotidiano La Liberté (Friborgo), aprirà il suo laboratorio di narrazione grazie Véronique Arlettaz Roncoroni. Docente di francese al Liceo Lugano 2, membro della Commissione Federale per le questioni femminili CFQF e promotrice culturale per l’associazione Aux Arts etc… L’incontro sarà in francese e in italiano per la comprensione totale. L’incontro è sostenuto da Pro Helvetia, dalla Fondazione Oertli e dal Canton Vaud.