Casa della Letteratura: la grande apertura sarà con Domenico Dara
La grande apertura della nuova stagione della Casa della Letteratura per la Svizzera italiana si terrà sabato 22 febbraio alle ore 16.30, con lo scrittore italiano Domenico Dara, autore di Liberata (Feltrinelli 2024), che dialogherà con Maria Ferro, cofondatrice (assieme a Lidia Vaime) della libreria Il Rifugio Letterario di Massagno. Già ospite della Casa della Letteratura nel 2021, in un affollatissimo incontro estivo al Teatro Foce, dove presenterò Malinverno (Feltrinelli 2020), Dara ritorna con un romanzo poetico e introspettivo, che si compone attraverso i fotoromanzi e con una verità della vita che si riplasma attraverso la finzione dell’immaginario.
Liberata Macrì ha un modo tutto suo di vivere: dattilografa a tempo perso, crede a quello che non si vede, convinta che sia l’invisibile la vera misura del mondo. E sogna a occhi aperti sulle pagine dei fotoromanzi che colleziona e custodisce con cura, soprattutto se il protagonista è Franco Gasparri, l’attore che ama con completa devozione.
Incline alla solitudine, a eccezione dell’esuberante amica Giuditta, vede cambiare la propria esistenza quando conosce Luvio, il nuovo operaio dell’officina meccanica del padre. In un attimo, Liberata si sente proiettata dentro uno dei suoi fotoromanzi, eroina di una storia d’amore da sogno. Ma gli amori reali possono aspirare alla perfezione delle storie raccontate? E la magia dell’invisibile non rischia di sgretolarsi nell’impatto con la realtà del mondo?
In anni di profondo cambiamento, segnati dalla violenza nelle piazze e dalla strategia del terrore – ma anche dalle conquiste che rendono le donne più autonome e consapevoli del proprio posto nel mondo –, Liberata vive una metamorfosi, proprio come quegli insetti collezionati dal padre che dimostrano, sempre e comunque, come per divenire adulti si debba sacrificare e perdere una parte di sé. Attorno a lei, sussurra e si muove il piccolo paese del Sud dove vive – una cartomante che legge i tarocchi, un forestiero che la segue nell’ombra, la madre impegnata con il sagrestano a organizzare la processione per la festa di Sant’Antonio – e dove ciascuno nasconde un segreto, più o meno oscuro.
Domenico Dara evoca un mondo in cui le persone e le cose apparentemente più semplici racchiudono saggezze, sollevando il velo del quotidiano per farne sprigionare l’incanto. E in quell’incanto noi lettori avventurosamente, dolcemente, ci immergiamo.
Alla fine, diventiamo sempre quello che siamo, a prescindere dalla terra in cui siamo stati abbandonati.
Si segnala che l’ospite della grande apertura doveva essere lo scrittore Marco Balzano: non ha potuto partecipare perché vittima di un incidente stradale a Milano (nulla di invalidante, ma abbastanza importante da costringerlo a non viaggiare per qualche settimana). La Casa della Letteratura comunica che è necessario riconfermare la propria prenotazione, per l’incontro sostitutivo con Domenico Dara.
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