Commozione, fierezza, consapevolezza di un futuro tutto ancora da scrivere ma anche, alle spalle, un passato solido su ci si può appoggiare e contare. Sono tante e diverse le emozioni che accompagnano il lancio della 32esima edizione del Festival del cinema giovane Castellinaria (16-21 novembre) presentato questa mattina allo spazio Magnolia in Largo Zorzi a Locarno, nel contesto di una città, quella locarnese, brulicante anche quest’anno di migliaia di persone per il Locarno Film Festival. Ad intervenire per primo, a sorpresa, il Presidente del Festival Marco Solari, che ricorda quanto sia importante credere in progetti come Castellinaria.
32 anni: “enough be to fail”, ricorda Flavia Marone, la sua direttrice, prendendo la parola. Vero, verissimo soprattutto per un Festival che ha capito ormai da tempo in che direzione andare e in che cosa investire. “Se c’è una filosofia che seguiamo – ricorda quindi il vice-presidente Stelio Righenzi – è quella dei decentramenti, ovvero di offrire delle possibilità di incontro durante il Festival anche nelle sale di proiezione di tutto il Cantone. L’anno scorso hanno partecipato con entusiasmo ben 2000 ragazzi. Un modo per farsi conoscere, un modo per educare”.
Due, in particolare, i temi che verranno sviluppati durante questa edizione: un focus sulla Dichiarazione dei diritti dell’infanzia ONU, firmata il 20 novembre 1989, e poi uno sguardo speciale al tema dell’ecologia, per rafforzare il messaggio portato avanti dalla giovane Greta Thunberg. Per svilupparli, oltre a numerosi laboratori didattici, la mostra – novità di quest’anno – “Location Ticino”, in collaborazione con la Ticino Film Commission (un viaggio con la realtà aumentata nelle località del Canton Ticino utilizzate come sfondo di film nazionali e internazionali) e il concorso “Scatta la location junior”, sempre in collaborazione con Ticino Film Commission. Le classi di scuola elementare e media sono invitate a scattare una foto di un luogo dove vorrebbero che venisse girato un film. Il premio del concorso consiste nel supporto professionale per scrivere la sceneggiatura e girare il cortometraggio come descritto nella trama e nelle foto inviate. Inoltre, alla Biblioteca cantonale di Bellinzona, in collaborazione con la Fondazione della Svizzera italiana per l’Aiuto, il Sostegno e la Protezione dell’infanzia (ASPI), il percorso ludico “Giochiamo papà!”, per valorizzare la relazione padre-figlio, sostenere il ruolo educativo dei padri e promuovere il buon trattamento dei bambini.
Ma la vera novità di quest’anno è affidata all’“Industry Day”, giornata che vedrà discutere e dibattere professionisti del cinema per ragazzi sullo sviluppo di sceneggiature a loro rivolte, così da adeguarsi a una tendenza svizzera: aumentare, in generale, i film per il pubblico giovane a livello svizzero. L’idea è quella di contribuire a promuovere la consapevolezza della cultura cinematografica per le nuove generazioni.
Tuttavia, l’offerta di Castellinaria non potrebbe essere così ampia e variegata, ricordano gli organizzatori nella figura del direttore artistico Giancarlo Zappoli, senza l’ampio raggio di collaborazioni che si sono costruite nel tempo. Ad ogni edizione si aggiunge una nuova collaborazione. Per questa edizione, in particolare sono due. Quella con la già citata Ticino Film Commission e quella con il Festival Cinema Africano, Asia e America Latina (FESCAAAL), organizzato e promosso dal Centro orientamento Educativo (COE) di Milano. La collaborazione con quest’ultimo prevede in particolare che Castellinaria presenti un film proposto da questo Festival milanese, mentre a marzo 2020 che un film della selezione di Castellinaria, invece, venga proiettato al FESCAAAL. Seguono la collaborazione con il Gässli Film Festival di Basilea e continuano le consolidate collaborazioni con FANTOCHE – Festival internazionale del film d’animazione di Baden, lo Schweizer Jugendfilmtage di Zurigo, il Festival Piccolo Grande Cinema di Milano e, naturalmente, il Locarno Film Festival stesso. La serata di pre-apertura del 4 agosto ha visto la partecipata proiezione durante quest’ultimo di La famosa invasione degli orsi in Sicilia di Lorenzo Mattotti.
Cinema&Gioventù
A segnare la 32esima edizione di Castellinaria anche i 60 anni di Cinema&Gioventù, l’iniziativa del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport pensata come “giornate di studio sul cinema” e rivolto a studenti svizzeri. Nel 1960, in occasione della 13esima edizione del Festival internazionale del film di Locarno, il Dipartimento dell’educazione organizzò, per la prima volta, tre giornate di studio con la denominazione “Giovani e Cinema”, alle quali presero parte docenti e studenti ticinesi e romandi. Si tennero in quell’occasione varie conferenze sul rapporto esistente fra cinema e mondo giovanile. Nel 1963 queste giornate presero per la prima volta il nome di “Cinema e Gioventù”. Negli anni seguenti furono ospiti dell’iniziativa parecchie personalità che incontrarono i giovani con modalità e ruoli diversi e che hanno contribuito alla storia della settima arte. Ad oggi, lo scopo dell’iniziativa rimane invariato: avvicinare in modo analitico, critico e intelligente i nostri giovani al mondo del cinema, dando loro nel contempo la possibilità di confrontarsi con ragazzi coetanei, provenienti da varie parti della Svizzera e dai Paesi limitrofi. Quest’anno, in particolare, i giovani partecipanti saranno 28 tra ticinesi, svizzeri, italiani, tedeschi e francesi. I ragazzi lavoreranno anche quest’anno nelle tre Giurie ufficialmente riconosciute dal Festival, incontreranno vari personaggi, impareranno a discutere di cinema in modo critico e intelligente ed infine apprezzeranno il piacere di vivere un’esperienza unica, arricchente ed affascinante in terra locarnese.
Laura Quadri