Si è conclusa oggi, domenica 15 maggio, il Festival Internazionale di Letteratura ChiassoLetteraria, riscontrando un grande successo: si contanto infatti circa 5000 presenze – a partire da mercoledì 11 maggio ad oggi – numeri che ricordano quelli delle edizioni pre-covid, ovvero del 2019.
Il Festival ha visto la partecipazione di un pubblico appassionato e ospiti prestigiosi, insieme alla consueta atmosfera accogliente e ricca di humus e amore per la letteratura. Difatti, hanno dialogato sul tema di questa edizione, ovvero “porti”, una trentina di autori nazionali e internazionali tra cui: Jón Kalman Stefánsson, Carola Rackete, Miguel Bonnefoy, David Abulafia e Amitav Ghosh.
L’atmosfera e il brusio plurale e polifonico dei “Porti” ha pervaso la sedicesima edizione ChiassoLetteraria. Luoghi fisici e metaforici per eccellenza, abitati da popoli e culture differenti, i porti sono da sempre teatri d’avventura, salvezza e perdizione. I porti, culle di civiltà, ci insegnano che non esiste civiltà che non sia meticcia. Luoghi conosciuti o tutti da scoprire, dove gli incontri possono diventare simbolo di speranza per il futuro.
Un flusso continuo di persone, nelle sedi storiche di ChiassoLetteraria, ha posto l’attenzione sulla voglia, da parte del pubblico, di incontrare gli autori e gli artisti, nonché di condividere letteratura, temi attuali e necessari e momenti più leggeri e divertenti.
Dal mare d’Islanda all’Oceano Indiano, passando per Lampedusa e l’Ucraina, il pubblico di ChiassoLetteraria ha quindi potuto attraversare i porti di tutto il mondo. Ad accompagnarlo, in questo viaggio, una trentina fra scrittori, poeti, saggisti, attivisti e musicisti. Una platea appassionata ha seguito gli attesi appuntamenti con lo scrittore islandese Jón Kalman Stefánsson, con l’attivista Carola Rackete, con il professor David Abulafia e con uno dei massimi scrittori mondiali, l’indiano Amitav Ghosh. Una delle rivelazioni del festival è stata Miguel Bonnefoy, così come la serata Spoken word (con Hannah Silva e Narcisse). Mentre un gradimento costante è stato espresso per tutti gli incontri programmati, che hanno mantenuto le aspetattive.
Altissimo gradimento, inoltre, per la tavola rotonda dedicata all’Ucraina con il cantante, attore e scrittore Moni Ovadia, il reporter Nello Scavo e la specialista di storia e cultura russa Giulia Lami. E, sulle onde della musica, una scoperta è stato il concerto di Peppe Voltarelli che ha aperto le serate chiassesi mercoledì 11 maggio. Particolarmente apprezzate inoltre, le attività pensate per bambini e ragazzi in collaborazione con Bibliomedia Svizzera Italiana e l’Istituto svizzero media e ragazzi.
Fra gli ospiti della sedicesima edizione del festival, inoltre, hanno raccontato i rispettivi porti: Cristina Ubah Ali Farah (Somalia, I), Roberto Casati (I), Gianluca D’andrea (I), Marco Ferri (I), Christoph Geiser (Ch), Renato Giovannoli (Ch), Anne Haug (Ch), Franca Mancinelli (I), Stefano Marelli (Ch), Giulia Natale (I), Alessandra Novaga (It), Bruno Pellegrino (Ch), Djaimilia Pereira De Almeida (Angola, Portogallo), Claudio Piersanti (I), Usama Al Shahmani (Iraq, Ch), Marina Skalova (F-Ch), Peter Stamm (Ch).
Marco Galli, coordinatore del festival, afferma che: «Siamo estremamente soddisfatti che il lavoro di un anno abbia permesso l’allestimento di un programma di spessore, con diverse conferme e tante scoperte. In fondo, lo scopo di un festival è quello di fare da passatori di libri e pensieri tra degli autori di qualità e dei lettori appassionati e curiosi che hanno fiducia nelle nostre proposte. Ma forse il riconoscimento maggiore sono i riscontri molto positivi degli autori intervenuti che a ChiassoLetteraria si sono sentiti accolti e riconosciuti».