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Chiusura in festa a Locarno per “Il Castello incantato”

La 25a edizione de Il castello incantato – festival internazionale di teatro con figure, organizzato dal Teatro dei Fauni con la direzione artistica di Santuzza Oberholzer, si conclude questo weekend a Locarno con quattro spettacoli adatti a tutti, anche ai più piccoli, e la tradizionale festa finale.

Venerdì 1° settembre alle ore 21.00 in Piazza San Giorgio a Losone (in caso di pioggia Centro La Torre) va in scena Cracrà Punk della compagnia Fontemaggiore teatro, con Marco Lucci. Lo spettacolo ha per protagonista Bebè, il figlio di re Punch e la regina Giuditta, che verrà lasciato da una maldestra cicogna al Polo Nord. Lo crescerà Ada, la signora Morte, che da tempo sognava di diventare mamma. Il tempo passa fra giochi e indovinelli e Bebè diventa un ragazzo appassionato di musica punk. Insieme alla cresta blu sorge in testa la domanda: chi è mio padre? Bebè andrà così in in cerca dei genitori: attraverserà il mare e incontrerà la cicogna, l’unica in grado di rivelargli la verità.

Si terrà infine la festa finale, sabato 2 settembre, con Il Paese dei balocchi a Locarno in Piazza Remo Rossi (in caso di pioggia Sottopassaggio Rotonda Castello): in programma 3 spettacoli e 25 giochi, “Di tubo in tubo” di Erewhon Teatro (ore 15.00-19.00), installazioni fatte con materiali di uso quotidiano e create a partire da tubi, per far giocare il pubblico dai 18 mesi fino agli adulti. Il Teatro Puntino Rosso proporrà due fiabe poetiche, con Paolo Sette e alla fisarmonica Daniela Federico: La pappa dolce e Il dono (ore 15.30, replica ore 17.30). Sarà la natura stessa dei burattini a portare all’epilogo delle avventure, per mostrarci come la vita ci accompagni con soluzioni immaginarie e magici cambiamenti, che ci aiutano a diventare grandi e a superare le paure. Chiusura con Il bosco in valigia di e con Santuzza Oberholzer (ore 16.30): protagonista della storia una donna che viveva nel bosco, mangiava i suoi frutti ed era felice. Un giorno si accorge che il bosco era andato via, mette le sue storie in una valigia e va a cercarlo. Nella sua valigia i sentimenti si trasformano in personaggi: il drago si innamora dell’uccello migratore e si arrabbia con i folletti dispettosi; c’è chi è geloso, chi parte, chi torna, chi ne approfitta e chi canta. Dalla valigia nascono scene di figure, che si esprimono con suoni o musiche.

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