Prende il via la rassegna dedicata al regista Kore-eda Hirokazu e organizzata dai quattro cineclub del cantone: il primo appuntamento è fissato per martedì 14 gennaio, alle 20.30, al Cinema Iride di Lugano e prende il titolo di Kore-eda Hirokazu. Un tocco leggero dal Giappone, con la proiezione di Maborosi (1995) in v.o. e st. francese e tedesco.
Dopo l’inspiegabile suicidio del marito, Yumiko, lasciata sola col figlio appena nato, cerca di rifarsi una vita, sposando un altro uomo che abita in un paese di provincia. Ma l’angoscia non le dà tregua, e il suocero pescatore le racconta la storia di una luce seducente (“maborosi”) che ha visto una volta in mare.
L’esordiente Kore-eda (su sceneggiatura di Ogita Yoshihisa) racconta il lutto, il dolore, l’esistenza che ricomincia, senza arrivare a un punto fermo ma forte di uno stile di classica semplicità: piani sequenza, campi lunghi, silenzi (riempiti a tratti dalle musiche di Ming-chang Chen). Con un controllo e un nitore formale che a volte rischia la calligrafia (la fotografia di Nakabori Masao vinse la coppa Volpi a Venezia), anche se mai a scapito dell’impatto emotivo e del calore umano, più alti che nella media dei film da festival.