Nevercrew, collettivo di street artists ticinesi composto da Christian Rebecchi e Pablo Togni, nelle prossime settimane realizzeranno un nuovo grande dipinto su muro in centro città. Tra venerdì 24 luglio e venerdì 7 agosto, sarà infatti possibile vederli al lavoro, intenti a dare la luce all’opera Close up, ubicata sulla facciata dello stabile di Viale Stefano Franscini 27. In caso di brutto tempo gli artisti non saranno al lavoro. L’iniziativa è promossa da Arte Urbana Lugano (AUL), che dal 2010 si impegna nello sviluppo di connessioni sempre nuove e sorprendenti tra i cittadini e lo spazio urbano.
Nevercrew è un duo artistico svizzero composto da Christian Rebecchi (20 dicembre 1980, Lugano) e Pablo Togni (29 settembre 1979, Bellinzona). Entrambi frequentano il Liceo Artistico C.S.I.A. di Lugano ed in seguito il corso di Pittura del professor Nicola Salvatore all’Accademia di Bella Arti di Brera a Milano, diplomandosi nel 2005.
Dal 1996 lavorano insieme e danno vita al duo artistico Nevercrew. Tra il 1997 ed oggi realizzano interventi urbani in città come New Delhi, Los Angeles, Phoenix, Miami, il Cairo, Vancouver, Gisborne (Nuova Zelanda), Lucerna, Torino, Grenoble, Parigi, Bayonne, (…) e partecipano a diverse esposizioni collettive in tutto il Mondo. Tra il 2013 ed oggi realizzano 7 esposizioni personali, tra Lugano, Basilea, Torino, Londra e Hong Kong.
Il percorso artistico di Nevercrew si è sviluppato principalmente a livello internazionale nel contesto dell’arte urbana tramite la realizzazione di dipinti murali, installazioni e sculture. Il loro lavoro interroga principalmente il rapporto tra uomo e natura; in modo particolare si interessano agli effetti che il comportamento umano ha sull’ambiente, sugli animali e sulla società intera, che è letta nella sua complessità come un unico sistema interconnesso.
Nel 2013 vincono il premio “Artista dell’anno – 2012” della Fondazione Bally per la Cultura (CH) mentre nel 2015 sono inseriti tra i 100 artisti più influenti dell’anno nella “Urban Contemporary Art Guide 2015” di Graffiti Art Magazine (F).