“Via San Bernardino, con l’autopostale, vero?”
L’impiegato allo sportello della stazione di Lugano non ha dubbi. È la ragione per cui, dopo tanto trafficare, ho rinunciato al biglietto online: la mia ricerca sbatteva sempre lì, contro il percorso su strada. D’altra parte è la via più logica, in termini di chilometri e costi, dal momento che la ferrovia retica non arriva fino a questo sperduto sud. Ma da quando in qua la logica coincide con il piacere? Almeno non per me. “No, voglio andare in treno, via Zurigo”. Perplesso, lui, mi consegna comunque il viatico per il viaggio e così tranquilla, alterno la lettura di un libro alla contemplazione dal finestrino. Sono contenta di attraversare il biancore abbacinato di paesaggi innevati che si riflettono e confondono nel cielo. Dal nordico sapore natalizio.
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