Con Ignazio Cassis un ticinese di nuovo presidente della Confederazione
Dopo 24 anni nel 2022 sarà di nuovo un ticinese a ricoprire la carica di presidente della Confederazione. L’Assemblea federale lo ha eletto mercoledì mattina con 156 voti su 197 schede valide (su un totale di 237 schede distribuite).
Il risultato del ticinese non è particolarmente brillante, se confrontato con quello ottenuto dal vodese Guy Parmelin un anno fa, che raccolse 188 voti. Allora Cassis fu eletto vicepresidente del Consiglio federale con 162 voti.
Cassis è il quinto ticinese – il primo sottocenerino – a diventare presidente della Confederazione. L’ultimo è stato Flavio Cotti, carica che lo scomparso statista locarnese ricoprì per ben due volte, nel 1991 e nel 1998, l’ultima volta quando era a capo della diplomazia elvetica, esattamente come Ignazio Cassis, che guida il Dipartimento federale degli affari esteri dal 2017, anno della sua elezione in Consiglio federale.
Prima di Cotti hanno assunto questa carica Nello Celio nel 1972, Enrico Celio nel 1943 e nel 1948, Giuseppe Motta nel 1915, 1920, 1927, 1932 e nel 1937. Giuseppe Lepori fu vicepresidente nel 1959 ma lasciò il governo alla fine di quell’anno per motivi di salute.
Due sono invece i consiglieri federali ticinesi che non hanno mai assunto né la carica di presidente della Confederazione né quella di vicepresidente. Si tratta di Stefano Franscini e di Giovanni Battista Pioda. (Fonte: ATS)