Con il rimbombo del cuore
Emanuele Santoro, in un precedente spettacolo narrativo, ispirandosi a Carlo Cipolla, aveva approfondito con garbo e intelligente ironia il concetto di “stupidità” che, nel mondo ha una straordinaria capacità di proliferazione. La nuova creazione, che ha debuttato ieri al Teatro Foce di Lugano, articola e definisce un’altra parola che in qualche modo, per contrasto, rimanda alla precedente, “diversità”.
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