Fino al 20 settembre, il giovane artista e fotografo svizzero Giacomo “Jack” Braglia è protagonista del progetto espositivo Conversations with a changing world a cura di Beatrice Audrito, patrocinato dal Comune di Forte dei Marmi e promosso dalla Fondazione Gabriele e Anna Braglia.
In Versilia espone tre opere di grande impatto e posizionate sul lungomare, tra Piazza Marconi e La Capannina. Same Outcome e Pollution Suppliers sono due nuove opere nate dal desiderio dell’autore di convogliare l’attenzione del pubblico sul problema dell’inquinamento. Le immagini di Braglia, applicate a supporti alternativi (sfere e parallelepipedi) prendono corpo fino a conquistare la tridimensionalità. Tra queste due opere si inserisce l’installazione The Twin Bottles. Message in a Bottle, realizzata insieme allo scultore albanese Helidon Xhixha e voluta per sensibilizzare le persone ad un uso più consapevole e limitato della plastica. Il messaggio ambientalista delle due bottiglie galleggianti è stato inizialmente lanciato in Canal Grande a Venezia, per spostarsi successivamente nel Giardino della Triennale di Milano e più di recente al Yacht Club di Montecarlo prima di approdare a Forte dei Marmi.
Giacomo “Jack” Braglia, nato a Lugano nel 1996, vive a Londra, ha collaborato con fotografi svizzeri e con un fotografo della rivista National Geographic. Ha presentato mostre personali a Venezia e Cortina d’Ampezzo con la Galleria d’Arte Contini e a Londra ha partecipato ad ArtRooms. Nel novembre 2019, è stato insignito del Visvamitra International Award of Excellence in Arts. Attraverso la sua passione per le immagini e l’arte Jack ha elaborato un linguaggio – al confine tra fotografia e scultura – che confluisce in una poetica fatta di conversazioni tra il mondo esterno e le sue emozioni interiori, sempre al servizio della funzione sociale. Nel 2019 alla 58ma Biennale di Venezia Giacomo “Jack” Braglia ha presentato nel Padiglione della Repubblica Araba Siriana, le sue immagini #MayYouLiveToHelpWalkers attraverso le quali ha lanciato un grido d’allarme immaginario motivato dalla necessità di trovare un aiuto ai milioni di “Walkers” (camminatori) che sono costretti ad abbandonare i loro paesi di origine alla ricerca di un futuro migliore.