Il vescovo di Lugano, Valerio Lazzeri, ha annunciato nuove disposizioni per prevenire la diffusione del coronavirus dopo quelle già messe in atto il 25 febbraio scorso, cioè lavarsi bene le mani, non scambiarsi il segno della pace, ricevere la comunione sulla mano e svuotare le acquasantiere.
Le celebrazioni non verranno annullate come avvenuto invece in Lombardia. Sarà però necessario non superare le 150 persone per celebrazione. Non viene indicato però come avverrà il controllo del superamento del numero di presenti. All’entrata dei luoghi di culto i fedeli saranno semplicemente informati attraverso i flyer ufficiali dell’Ufficio federale della Sanità.
Vengono rimandate poi tutte le celebrazioni che possono attirare un numero significativo di fedeli, programmate fino al 31 marzo: cresime, feste patronali, ricorrenze particolari. Anche per i funerali si consiglia di evitare i contatti diretti fra i partecipanti, con strette di mano e altri gesti di contatto con i parenti.
Per tutte le altre occasioni di incontro, si accoglie l’invito delle autorità civili federali e cantonali che chiedono espressamente che si valuti, con un onere ragionevole, la visione d’insieme dei partecipanti e dei rischi di ogni manifestazione, garantendo una distanza minima e la tracciabilità dei contatti. D’altra parte, molte iniziative pubbliche sono già state annullate.
Sarà quindi una Quaresima ancor più austera che permetterà – secondo il vescovo Lazzeri – di intensificare “i mezzi tradizionali della lotta spirituale: preghiera, digiuno, carità. In quest’ottica, siamo invitati a leggere anche le limitazioni che ci è chiesto di porre alle manifestazioni pubbliche della nostra fede” con restrizioni che si impongono “per il bene di tutti, in particolare delle persone più fragili e vulnerabili”.