Se già prima di questa pandemia ne vivevamo a livello planetario una della comunicazione… Ora, in fatto di comunicazione, stiamo vivendo un quasi vuoto. O un casino totale. Decidete voi.
Chissà cosa potrebbe succedere dopo? Sembrerebbe però che nessuno si ponga domande di questo genere. Nemmeno gli “addetti ai lavori” che sulla comunicazione oggi ci campano ma che forse in un prossimo futuro – passato il coronavirus – per la sua fine, o per un totale mutamento della medesima, potrebbero magari anche morire. Quegli “addetti” ai quali, per esempio da noi, oggi in Svizzera il pane e il companatico sono assicurati da mamma SSR, monopolio di Stato. Ma in un più o meno prossimo domani?
Orio Galli