Sono ormai decenni che si rivisitano le fiabe classiche rovesciandone i cliché (soprattutto come ribellione al modello disneyano), focalizzandosi sulle tematiche emergenti nella contemporaneità (con il rischio di farne a sua volta uno stereotipo). Quindi non stupisce in Lo specchio della regina, primo spettacolo in cartellone del concorso “Young & Kids”, una Biancaneve senza nani e nemmeno effettivamente la protagonista restituita come una sorta di statua, mezzo busto aureolato, santificato, rappresentativo più che altro di una immaginaria perfezione.
Il testo integrale dell'articolo è accessibile ai soli abbonati.
Effettui per cortesia l'accesso con i Suoi dati:
L'abbonamento per privati all'Osservatore costa CHF 35.--/anno
e può essere sottoscritto tramite
l'apposito formulario.