Dalle mascherine obbligatorie sui mezzi pubblici al Lido di Lugano
Fino a ieri, dalle nostre parti, chi portava la mascherina era una sorta di mosca bianca che i bambini additavano come un’originalità. Oggi come sarà andata? Con l’obbligatorietà di usarla su tutti i mezzi pubblici della Confederazione? E dato che non sono previste multe e che il personale dei trasporti non ha compiti da polizia. Dovevo prendere un autobus e la funicolare. Ecco la mia esperienza. Alla pensilina di Lugano controllavano i City Angels e facevano scendere chi era a viso scoperto. Non ci riuscivano solo con chi saliva al volo appena prima che si chiudessero le porte. Poi quello che succede sul mezzo, è un’altra storia: c’è chi si ostina ad indossarla sotto il mento e chi si copre solo la bocca, tanto vale non averla… Sulla funicolare mi sembra si sia un po’ più trascurati: c’è chi sale senza e chi la indossa appena si parte come se la regola fosse: mascherina obbligatoria sui mezzi pubblici in movimento! Comunque, in sostanza, credo che la maggior parte della gente, si sia adeguata. Però potrebbero esserci dei cartelli più visibili (la novità è in bacheca insieme a tante altre informazioni).
Lido
Nei giorni scorsi sono stata anche al Lido di Lugano. In un giorno feriale di prima mattina i prati sono piuttosto deserti, ma più tardi arrivano gruppi che se ne infischiano delle distanze sociali e così anche al self service del ristorante. Ho rinunciato e preferito accomodarmi al bar dove non c’era quasi nessuno.
In piscina, poi, nonostante il regolamento che chiede di non tuffarsi, di non sostare in acqua, di non creare assembramenti, un numero massimo di 8 persone nella corsia più larga dei 50 metri… succede di tutto. Lo sport è trasgredire le regole. In compenso ci sono diversi bagnini ai bordi: ho chiesto se la loro presenza fosse puramente decorativa… Mi hanno risposto che c’era troppa gente (!) e che comunque quella tabella dava solo dei consigli. Anche sul tuffarsi, piombando addosso ai nuotatori? Mi hanno risposto che tuffarsi per entrare in acqua è permesso. E se uno lo fa di continuo? No, questo no. E allora perché non lo dicono? “Non possiamo continuare a dirlo…”, “Non crede che basterebbe una volta?” Mentre andavo via, ho visto che la bagnina lo diceva ad un ragazzino che in effetti ha rinunciato a tuffarsi… Non amo certo il ruolo di vigilante, ma quando è troppo, è troppo…
Manuela Camponovo