La 66esima edizione dei David di Donatello, i premi dell’Accademia del cinema italiano, condotta da Carlo Conti dagli studi televisivi Fabrizio Frizzi e dal Teatro dell’Opera di Roma si è conclusa. Sono stati assegnati 25 David di Donatello, un David alla Carriera (a Sandra Milo), due David Speciali (a Monica Bellucci e a Diego Abatantuono) e tre targhe denominate “David 2021 – Riconoscimento d’Onore” che vanno a tre professionisti sanitari (Silvia Angeletti, Ivanna Legkar e Stefano Marongiu) per il contributo alla ripresa delle produzioni cinematografiche durante l’emergenza Covid.
Volevo nascondermi trionfa ai David di Donatello 2021. Il film di Giorgio Diritti che racconta la vita del pittore Antonio Ligabue ha vinto ben 7 David, tra cui: miglior film, miglior regia, miglior attore protagonista che va ad Elio Germano, e miglior scenografia (Ludovica Ferrario, Alessandra Mura, Paola Zamagni).
È Sophia Loren la miglior attrice per La vita davanti a sé del figlio Edoardo Ponti. David postumo è quello assegnato a Mattia Torre per la sceneggiatura originale di Figli. Matilda De Angelis vince il David di Donatello come attrice non protagonista per L’incredibile storia dell’isola delle rose, il film targato Netflix di Sydney Sibilia che si aggiudica anche il David per l’attore non protagonista (Fabrizio Bentivoglio) e quello per gli effetti visivi (Stefano Leoni, Elisabetta Rocca).
Pietro Castellitto è il miglior regista esordiente per I predatori; Marco Pettenello e Gianni Di Gregorio vincono il premio come miglior sceneggiatura non originale per Lontano Lontano; Alex Infascelli fa suo il David per il miglior documentario con Mi chiamo Francesco Totti; infine anche Checco Zalone si porta a casa un David per la miglior canzone originale (Immigrato) e il premio del pubblico per Tolo Tolo, campione d’incassi.
Favolacce dei fratelli D’Innocenzo si aggiudica il David per la miglior montatrice (Esmeralda Calabria); Hammamet di Gianni Amelio vince il premio per le migliori truccatrici (Luigi Ciminelli, Andrea Leanza, Federica Castelli); Miss Marx di Susanna Nicchiarelli vince per la miglior produzione, miglior compositore delle musiche e miglior costumista (Massimo Cantini Parrini).