Anche il più giovane dei programmi della Fondazione ASPI, raggiunge quest’anno il traguardo dei dieci anni. Stiamo parlando di e-www@i!, il programma di prevenzione dei rischi legati all’uso di Internet, destinato alle scuole dell’obbligo della Svizzera Italiana.
Era il 2009 quando partì il progetto pilota di quello che è oggi un programma di prevenzione molto apprezzato e sempre più richiesto dagli istituti scolastici e che ha coinvolto più di 17’000 minori. All’origine del progetto, c’è una ricerca della SUPSI datata sempre 2009 – condotta dal professor Michele Mainardi e da Lara Zgraggen (oggi responsabile di e-www@i!) su 750 ragazzi ticinesi tra gli 8 e i 16 anni – che evidenziò una serie di comportamenti a rischio sull’utilizzo del web da parte dei minori e al contempo mostrò come il giovane che aveva ricevuto consigli e indicazioni da parte dei genitori, avesse un atteggiamento più sicuro e consapevole in tal senso.
Da allora, l’evoluzione delle tecnologie ha accompagnato e modulato i contenuti e la didattica proposta da e-www@i!, nonché il target di riferimento: se inizialmente il progetto si rivolgeva ad allievi di terza media, nel 2019 ASPI coinvolge soprattutto allievi di prima media e bambini di scuola elementare (quarta e quinta), riflesso di un’entrata nel mondo virtuale in tenera età.
Per ASPI è fondamentale diffondere i messaggi di prevenzione con l’obiettivo di sviluppare una consapevolezza sia negli allievi, sia nei loro adulti di riferimento (genitori e docenti), in una società in cui le tecnologie rivestono un ruolo fondamentale e il cui utilizzo è sempre più precoce e generalizzato. È sempre più evidente che problematiche come il sexting, il cyberbullismo, l’adescamento, ma anche la privacy e la diffusione incontrollata e incontrollabile di dati, vadano affrontate, attraverso la diffusione di conoscenze appropriate che includano i rischi. Quello di ASPI è un intervento che può considerarsi il punto di partenza o lo spunto per continuare attivamente il lavoro di sensibilizzazione e prevenzione a lungo termine da parte degli istituti scolastici e dei suoi docenti.
Partner fondamentale di ASPI da 6 anni a questa parte è Swisscom, che sostiene il progetto, coprendo gran parte dei suoi costi e impegnandosi in prima linea nel veicolare i messaggi preventivi: per farlo mette a disposizione di ASPI un team di esperti informatici che intervengono attivamente alle animazioni in classe, affiancando le formatrici ASPI sull’aspetto più tecnologico.
Le novità rispetto al passato? «A settembre 2018, abbiamo portato una ventata di novità nella didattica del progetto, introducendo una forma ludica di apprendimento sul modello dell’Escape Room: i ragazzi sono invitati a partecipare ad una grande sfida di istituto che li vede impegnati nel risolvere indovinelli, aprire lucchetti, scoprire degli indizi. L’attività ludica è declinata nei diversi argomenti fondamentali per la prevenzione ed è stata molto apprezzata dagli allievi» – racconta Lara Zgraggen, responsabile di e-www@i!.
Nel corso degli anni non sono solo cambiate le tematiche, quindi, ma anche le modalità, con lo scopo di mettere sempre di più al centro dell’attività i ragazzi, promuovendo l’interattività e restando al passo coi tempi.