Fotografia

“Doppio sguardo”: la potenza delle immagini in mostra grazie all’AI

Dal 7 al 23 novembre presso Villa Ciani a Lugano sarà possibile visitare la mostra fotografica Doppio Sguardo. Riflessioni Visive, un progetto dell’Università della Svizzera italiana finanziato dal Fondo nazionale svizzero nell’ambito del programma Agora. Il progetto è stato diretto dalla Prof.ssa Katharina Lobinger, Professoressa straordinaria della Facoltà di comunicazione, cultura e società e Vicedirettrice dell’Istituto di tecnologie digitali per la comunicazione (ITDxC), e coordinato da Federico Lucchesi, assistente della Facoltà di comunicazione, cultura e società e ricercatore dell’ITDxC.

Le pratiche visive (ad esempio scattarsi un selfie o postare una foto sui social media) sono contraddistinte da un’ambivalenza: da un lato possono essere associate a uno stigma negativo, dall’altro possono svolgere una funzione chiave nel mantenimento delle relazioni interpersonali. La mostra fotografica Doppio Sguardo nasce per invitare studenti, educatori e, più in generale, il pubblico ticinese a riflettere sul possibile significato che le immagini possono assumere, proponendosi di fornire loro degli strumenti per rafforzare la loro educazione visiva e coinvolgendoli in un dibattito sul tema dell’immagine. «Vogliamo invitare a ripensare la fotografia come qualcosa di più di una semplice rappresentazione visiva. Un’immagine è anche un oggetto materiale carico di significati che emergono soltanto comprendendo il modo e lo scopo per cui viene creata e utilizzata nella comunicazione quotidiana» ha spiegato la Professoressa Katharina Lobinger.

La mostra sarà articolata in diciassette pannelli, ognuno dei quali rappresenterà un’immagine che verrà proposta da due punti di vista differenti, creando, per l’appunto, un doppio sguardo. Per garantire l’anonimato dei soggetti rappresentati nelle fotografie e allo stesso tempo mantenere la qualità delle immagini, è stata utilizzata l’intelligenza artificiale (AI) per ricreare le immagini, ottenendo in questo modo un risultato molto simile all’originale per quanto concerne la composizione, ma a essere raffigurati sono persone e contesti non realmente esistenti. La capacità di leggere e interpretare le immagini è al giorno d’oggi di primaria importanza, poiché esse possono influenzare le nostre percezioni, ma anche le nostre relazioni sociali e la nostra identità. Il fine ultimo del progetto Doppio Sguardo è dunque quello di creare cittadini più consapevoli.

L’idea di evidenziare la discrepanza tra il ruolo positivo che le immagini possono assumere nell’ambito delle relazioni sociali e la percezione pubblica negativa che spesso se ne ha (ne è un esempio il disagio che molti provano nello scattarsi un selfie in pubblico) nasce in seguito ai risultati di un progetto di ricerca di quattro anni condotto all’USI e finanziato dal FNS. Il progetto diretto dalla Prof.ssa Katharina Lobinger e coordinato da Federico Lucchesi, intitolato Visualized Relationships – Functions and Problems (ViRe), ​​​​​si è concluso nel 2022 e, analizzando i dati emersi da novanta interviste, ha evidenziato l’ambivalenza nella percezione delle immagini. Alla sua realizzazione ha preso parte anche eLab, soprattutto nell’ambito del côté didattico, e il team operativo ha annoverato anche Giorgia Jaccard-Mora (eLab), Paola Tallarico (co-applicant, Studio Its), Vera Bianda e Roland Hochstrasser.

Il programma Agora ha l’obiettivo di promuovere il dialogo tra scienza e società, riducendo la distanza che spesso si crea tra i ricercatori e la popolazione. L’obiettivo, perseguito anche dalla mostra Doppio Sguardo, è quello di proporre una divulgazione chiara e capace di interessare il pubblico. La mostra è stata realizzata ponendo dunque un accento particolare sull’elemento didattico.

Sarà possibile visitare la mostra presso Villa Ciani a Lugano dal 7 al 23 novembre, il giovedì e il venerdì dalle 08.30 alle 16.30 e il sabato dalle 09.00 alle 13.00.

In cima