Federico Faggin e la teoria della fisica quantistica
Si può studiare la coscienza con la scienza? Federico Faggin, fisico di levatura mondiale che abbiamo incontrato prima della sua conferenza alla SUPSI di Mendrisio, va contro ogni certezza del mondo scientista e ci prova. Fino ad oggi, filosofia e fisica erano scienze separate tra loro, addirittura in ambiti apparentemente diversi: umanistico da una parte, scientifico dall’altra. Faggin, pioniere e inventore negli anni Settanta e Ottanta dei microchips, semiconduttori alla base della tecnologia dei computer, dei circuiti integrati e del touchscreen, ha da tempo iniziato a studiare una teoria dove la fisica spiega scientificamente alcuni concetti un tempo relegati alla filosofia. Messe da parte le sue incredibili scoperte nel campo dell’informatica («senza Faggin la Silicon Valley sarebbe solo una Valley» ha dichiarato Bill Gates) a 83 anni Faggin si dedica, col collega Giacomo Mauro D’Ariano, allo studio dell’origine della coscienza e del libero arbitrio attraverso la fisica quantistica. Anche per questo il linguaggio usato può sembrare ostico a molti, quasi spiazzante. Proprio a partire dalla definizione di fisica quantistica.
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