E la sera dell’ultimo? Tutti a concerto
LAC e OSI hanno creato un nuovo appuntamento di grande successo
Tutto esaurito, si diceva una volta. Sold out s’usa oggi. Gira e rigira le cose non cambiano con il pienone del concerto di San Silvestro al LAC di Lugano. Zeppo a fine 2023, non una poltroncina libera quest’anno. Forse l’occasione, l’orario (dalle 18 e quindi tutto il tempo per il cenone), la voglia di finire l’anno piacevolmente e in buona compagnia… A questo anche serve la buona musica, un’ottima orchestra, la nostra OSI, e una sala da concerto che la sera di San Silvestro avrebbe potuto essere ancora più grande per accogliere tutte le richieste.
Il fenomeno sta diventando sociologico. Evidentemente risponde ad un bisogno, un vuoto da colmare, un’attesa da esaudire. Con la capacità dell’orchestra di cogliere al volo l’occasione creando uno dei più vivaci momenti di coesione e riconoscibilità. Lugano sta diventando la città del concerto dell’ultimo dell’anno. Appuntamento fisso, piacevole, divertito, divertente. In attesa dei Wiener o della Fenice di Venezia sul mezzogiorno di Capodanno, ecco l’anticipo LAC-OSI a Lugano.
Quest’anno ancora più piacevole grazie ad un programma spigliato e trasversale. Dall’opera all’operetta sfiorando il musical (Offenbach, Rossini), dalla musica dotta (Bizet, Satie) a quella popolare iniziando dalla sofisticata My fair Lady per poi passare attraverso Non ti scordar di me (che si viene a scopre canzone napoletana per basso e orchestra), Simethin’stupid che riporta ai Sinatra e Padam, padam ad Edith Piaf. Con il pubblico che s’è andato sciogliendo partecipando con ritornelli e ritmati battimani.
Merito indiscutibile di Marina Viotti, mezzosoprano, voce squillante e vivace capacità scenica. Non s’è fatta pregare nel dispiegare la voce piena e nel giocare con il direttore (Inaki Encina Oyon, spagnolo, anzi basco)) con il basso Christian Zaremba, l’orchestra e ammiccando al pubblico, a tratti come una soubrette.
Magnifica serata. Pubblico entusiasta, standing ovation finale, un successone per la Viotti, cantante e attrice, una serata ormai inserita nella tradizione social-culturale luganese. Avanti così, un solo concerto dell’Ultimo dell’anno potrebbe non bastare…
Dalmazio Ambrosioni