È morta la regista Lina Wertmüller
È morta nella notta a Roma Lina Wertmüller, regista di film indimenticabili che hanno segnato la storia della commedia italiana. Aveva 93 anni. Prima donna a essere candidata come regista agli Oscar nel 1977, nel 2020 ha ottenuto l’Academy Award onorario.
La sua prima apparizione sul grande schermo è del 1953 nel ruolo di segretaria di edizione con … e Napoli canta! di Armando Grottini, seguirà poi La dolce vita di Federico Fellini come aiuto regista. Il vero esordio è targato 1963 con I basilischi, Vela d’argento al Festival di Locarno, mentre nel ’68 sotto pseudonimo (Nathan Witch) dirige un western all’italiana Il mio corpo per un poker con Elsa Martinelli. Nella seconda metà degli anni ’60 l’incontro con Giancarlo Giannini. Un sodalizio irripetibile e trionfale (Mimi metallurgico ferito nell’onore, Film d’amore e d’anarchia, Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto, Pasqualino Settebellezze, La fine del mondo nel nostro solito letto in una notte piena di pioggia.
Tra i riconoscimenti, oltre all’Oscar alla Carriera, il Premio Flaiano alla carriera (2008), il Globo d’oro alla carriera (2009), il David di Donatello alla carriera (2010), il cavalierato di gran croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. È stata insignita, inoltre, di due cittadinanze onorarie, dai comuni di Napoli e Minori.