Lutto

È morto Daniel Spoerri, co-fondatore del Nouveau Réalisme

Ritratto fotografico di Daniel Spoerri, scattato a Milano da Lothar Wolleh. Fonte: Wikimedia Commons

L’artista svizzero di origine romena Daniel Spoerri, co-fondatore del gruppo del “Nouveau Réalisme” e inventore della “Eat Art” , è morto all’età di 94 anni nel pomeriggio del 6 novembre in un ospedale di Vienna, città dove viveva dal 2007.

Danzatore, artista, pittore e coreografo, era nato nel 1930 a Galati in Romania, ma era naturalizzato cittadino svizzero. Dal 1989 ha vissuto in Toscana prima ad Arcidosso e poi a Seggiano, dove ha iniziato a costruire il parco-museo dove ha raccolto 113 opere di 55 artisti, fra cui le proprie e quelle degli amici come Eva Aeppli, Roberto Barni, Di Cocco, Staccioli, Dieter Roth e June Paik.

Spoerri ha avviato la sua esperienza creativa con la danza, primo ballerino dell’Opera di Berna, assistente alla regia, allievo a Parigi del mimo Ducrot. La sua vocazione per l’arte si manifesta a Parigi nel mitico luogo – la Chambre n.13 dell’Hotel Carcasson in rue Moffetard – dove Allain Jouffroy e Arturo Schwarz ebbero modo di fare l’esperienza per primi fruitori dei tableaux pieges, i quadri trappola che sembrano sfidare la legge di gravità. Spoerri fu co-firmatario del manifesto dei Nouveaux Réalistes, scritto da Pierre Restany, insieme a Yves Klein, Jean Tinguely, Arman, Francois Dufrêne, Raymond Hains, Martial Raysse e Jacques Villeglé, e partecipò anche alla eclatante cerimonia finale del movimento nel 1970 a Milano. Nel 2009 aveva inaugurato il centro Eat Art con un ristorante e spazi espositivi a Hadersdorf, in Austria.

Nel 1993 ha ricevuto a Parigi il Grand Prix per la scultura. Nel 2008 gli è stato conferito il premio Ambrogino d’oro, onorificenza per meriti culturali della città di Milano. Inoltre nello stesso anno ha ricevuto in Germania anche il premio culinario Eckart Witzigmann Preis, riconosciutogli per i suoi meriti con la Eat Art. Nel 2015 il m.a.x. museo di Chiasso inaugurava Eat art in transformation. Nel 2021, il Musée d’art moderne et d’art contemporain di Nizza gli dedicava una grande mostra.

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