«Emilia Pérez» trionfa alla 50. edizione dei César
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Una scena da Emilia Pérez, vincitore del César 2025 per il miglior film
La cerimonia numero 50 dei premi César, presieduta da Catherine Deneuve, ha visto Emilia Pérez di Jacques Audiard trionfare, aggiudicandosi sette trofei, tra cui quello per il miglior film e la migliore regia. Dietro di lui, La storia di Souleymane, diretto da Boris Lojkine, ha ricevuto quattro riconoscimenti, tra cui quello per la migliore rivelazione maschile ad Abou Sangaré e per la migliore sceneggiatura originale.
In testa alle nomination, Il conte di Montecristo, il secondo maggior successo dell’anno, ha ottenuto due premi (migliore scenografia e migliori costumi), mentre L’Amour ouf, di Gilles Lellouche, nominato in tredici categorie, ha vinto un solo premio, quello per il miglior attore non protagonista.
Il César per il miglior film d’esordio è stato assegnato a Vingt dieux, mentre La zona d’interesse ha vinto il premio per il miglior film straniero.
Il palmarès completo della 50ª edizione dei César
- Miglior film: Emilia Pérez, prodotto da Pascal Caucheteux, Jacques Audiard, Valérie Schermann, diretto da Jacques Audiard
- Migliore attrice: Hafsia Herzi in Borgo
- Miglior attore: Karim Leklou in Il romanzo di Jim
- Migliore regia: Jacques Audiard per Emilia Pérez
- Migliore attrice non protagonista: Nina Meurisse in La storia di Souleymane
- Miglior attore non protagonista: Alain Chabat in L’Amour ouf
- Migliore rivelazione femminile: Maïwène Barthélémy in Vingt dieux
- Migliore rivelazione maschile: Abou Sangaré in La storia di Souleymane
- Miglior sceneggiatura originale: Boris Lojkine, Delphine Agut per La storia di Souleymane
- Migliore sceneggiatura adattata: Jacques Audiard per Emilia Pérez
- Migliore colonna sonora originale: Camille e Clément Ducol per Emilia Pérez
- Miglior sonoro: Erwan Kerzanet, Aymeric Devoldère, Cyril Holtz, Niels Barletta per Emilia Pérez
- Migliore fotografia: Paul Guilhaume per Emilia Pérez
- Miglior montaggio: Xavier Sirven per La storia di Souleymane
- Migliori costumi: Thierry Delettre per Il conte di Montecristo
- Migliori scenografie: Stéphane Taillasson per Il conte di Montecristo
- Migliori effetti visivi: Cédric Fayolle per Emilia Pérez
- Miglior cortometraggio d’animazione: Beurk!, diretto da Loïc Espuche, prodotto da Juliette Marquet, Manon Messiant
- Miglior cortometraggio documentario: Le fidanzate del sud, diretto da Elena Lopez Riera, prodotto da Sylvie Pialat, Alejandro Arenas Azorin
- Miglior cortometraggio di finzione: L’uomo che non taceva mai, diretto da Nebojsa Slijepcevic, prodotto da Noëlle Levenez
- Miglior film d’animazione: Flow, il gatto che non aveva più paura dell’acqua, diretto da Gints Zilbalodis, coproduttore per la Francia Ron Dyens
- Miglior documentario: La fattoria dei Bertrand, diretto da Gilles Perret
- Miglior opera prima: Vingt dieux, diretto da Louise Courvoisier, prodotto da Muriel Meynard
- Miglior film straniero: La zona d’interesse, diretto da Jonathan Glazer, distribuzione in Francia Bac Films
- César onorario: Julia Roberts e Costa-Gavras
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