Cultura

Ethan Hawke conquista Piazza Grande con Blaze

Il film diretto da Ethan Hawke, passato ieri sera in Piazza Grande, è di quelli che lasciano il segno. Magari non subito, ma col tempo, quando qualcuno ripenserà a quella sera bagnata anche dalla pioggia, si ricorderà di un’atmosfera particolare. Magari si rammenterà dei colori seppia e di una musica country malinconica. Ma anche di una meravigliosa storia d’amore.

Ethan Hawke a #Locarno71

Hawke, venuto a Locarno, a ritirare l’Excellence Award per la sua carriera di attore, deve molto al cinema degli anni 70, a registi come Peckinpah, Malick, Siegel, ma soprattutto a Nashville di Robert Altman. Lo si vede dalla passione che mette nel raccontare la storia. Lo si vede molto bene dal montaggio nervoso e forte, dolce e onirico con il quale ha disegnato la biografia di Blaze Foley. Un artista sconosciuto ai più, ma che ha regalato diversi brani interpretati da altri e più famosi cantanti.

Molto interessante la scelta dell’attore principale: Ben Dickey, uno che di mestiere fa proprio il cantante e che nel film interpreta i brani di Foley in modo struggente e con sentimento. Un modo convincente per essergli più vicino, per aderire meglio al personaggio, morto in circostanze non del tutto chiare.

Come ha detto in conferenza stampa il regista l’idea era quella di cre«are una storia in cui lo spettatore è invitato a far parte di quell’ambiente, ma non ho voluto realizzare un bel prodotto patinato e convenzionale. In generale mi piace molto l’imperfezione, trovo che negli ultimi anni con la tecnologia si è persa, per questo ho volutamente realizzato un film meno pulito». E a chi gli ha chiesto se è il meno politico dei suoi film ha risposto: «Non credo, per qualcuno nato in Texas come me la politica è sempre presente. Vorrei sventolare con orgoglio la bandiera americana, ma oggi  significa solo guerra. Mi piacerebbe poter riacquistare l’americanismo con l’amore»ha concluso.

Un paio di curiosità per terminare: nella pellicola appare il chitarrista di Bob Dylan, Charlie Sexton (il quale aveva già lavorato insieme a Hawke in Boyhood di Richard Linklater) e soprattutto uno degli attori che gli anni 70 li ha vissuti da grande protagonista: Kris Kristofferson nel ruolo del padre Blaze.

                                                                                                                                                                                                                                          Nicola Mazzi

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