La terza giornata della 78ma edizione della Mostra del Cinema di Venezia sarà nel segno di Spencer di Pablo Larraín, The Lost Daughter di Maggie Gyllenhaal e, Fuori concorso, Dune di Denis Villeneuve.
Il titolo in gara più atteso oggi è senza dubbio Spencer, il biopic sulla principessa Diana diretto dal cileno Pablo Larraín, già regista di un’opera su un’altra icona del ‘900, Jackie Kennedy. Scritto da Steven Knight, creatore della serie Peaky Blinders, la pellicola racconta i giorni in cui Diana annunciò alla famiglia Reale la decisione di divorziare dal Principe Carlo, la fine della favola d’amore con la quale Carlo & Diana avevano abbagliato il mondo intero. Sulla locandina l’attrice Kristen Stewart che interpreta l’indimenticata Principessa, ritratta di spalle, con uno splendido abito firmato Chanel. Si tratta, come ha rilevato la maison a Vogue.it, della riproduzione di un look della collezione Haute Couture Primavera Estate 1988 del brand che ha richiesto un totale di 1034 ore di lavoro (di cui 700 ore per i ricami) e ben cinque sarte a tempo pieno.
Ulteriore pellicola che promette grandi emozioni è The Lost Daughter, tratto dal romanzo di Elena Ferrante La figlia oscura, che vede Maggie Gyllenhaal per la prima volta alla macchina da presa: per il suo esordio come regista l’attrice statunitense ha scelto di portare in scena un personaggio femminile complesso e sfaccettato, interpretato dalla magistrale Olivia Colman (premio Oscar ne La favorita), nel cast insieme a Dakota Johnson. La protagonista si chiama Leda ed è un’insegnante divorziata da tempo, tutta dedita alle figlie e al lavoro; un evento sconvolge i suoi piani, e sarà costretta ad affrontare le scelte non convenzionali che ha compiuto quando era una giovane madre.
Basato su un romanzo, questa volta di fantascienza, è anche Dune, diretto da Denis Villeneuve. Con l’ambizione di imporsi su una serie di più o meno fortunati predecessori – il più noto dei quali è firmato da David Lynch nel 1984 – Villeneuve riadatta per il grande schermo il best seller di Frank Herbert, racconto di fantascienza che combina arcaico e tecnologia. Il giovane protagonista Paul Atreides, costretto a viaggiare verso il pianeta più pericoloso dell’universo, è impersonato da Timothée Chalamet, già noto in Italia con il grande debutto in Chiamami col tuo nome di Gianluca Guadagnino.