È stato un anno difficile e sappiamo tutti il perché. La ricaduta sui festival di cinema e le uscite in sala dei nuovi titoli è stata drammatica, in alcuni casi fatale. Locarno Film Festival è stata tra le prime manifestazioni a fare un passo indietro di fronte alla prospettiva di un’edizione completa per il 2020, capendo fin da subito come l’esperienza della Piazza Grande, cuore e identità dell’evento, sarebbe stata irriproducibile per ragioni di sicurezza e salute pubblica. Nel tempo, con il graduale rientro dell’emergenza pandemica, si è fatta strada una seconda possibilità di vita per Locarno 2020, basata sul rispetto del distanziamento sociale e riconvertita in un progetto – The Films After Tomorrow – di investimento in difesa dell’arte cinematografica. A essere premiato con il Pardo d’oro non sarà infatti un’opera completa, ma un progetto in corso, tra quelli proposti da rinomati autori da tutto il mondo, che potrà essere terminato grazie ai fondi del premio. Non mancheranno le proiezioni – ben 103 in presenza e 83 online – distribuite su un’edizione “ibrida”: un’esperienza multiforme e multimediale, articolata su due anime, online e in presenza.
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