La terza giornata della settima edizione di Film Festival Diritti Umani Lugano si svolge a Locarno (Palacinema) e Lugano (cinema Iride). Qui di seguito gli appuntamenti di venerdì 16 ottobre.
Lugano, Cinema Iride, ore 16.00. Fat Front di Louise Detlefsen e Louise Kjeldsen. La pellicola, presentata a IDFA 2019, racconta la storia di giovani scandinave che non accettano più di odiare sé stesse e vergognarsi del loro aspetto. Con il suo tono provocatorio, il suo sentimento femminista e un approccio artistico alla bellezza naturale del corpo, questo film cambierà il modo dello spettatore di guardare ai corpi.
Lugano, Cinema Iride, ore 17.45. Nasir di Arun Karthick, vincitore del NETPAC Adward per la migliore prima in un lungometraggio asiatico all’International Film Festival Rotterdam. Il film, ambientato in India, è un racconto sincero della vita di un cittadino di “seconda classe” che è esposto alle angherie di una società intollerante e tossica che si trova sul punto di esplodere. Segue il dibattito Discriminazione, ottimismo e poesia, in cui interviene Giuliano Boccali, professore Università degli Studi di Milano, moderato da Michela Daghini, giornalista.
Locarno, Palacinema, ore 17.45. Egoiste di Stéphane Santini e Geraldine André, in collaborazione con Medici Senza Frontiere. Il film è la confessione sincera di quaranta persone, tra volontari in missioni umanitarie e loro familiari, nella quale rivelano i rischi, le motivazioni, il senso di impotenza, le difficoltà, i loro primi tentativi, i desideri. Segue il dibattito Impegno e solidarietà, in cui intervengono Graziano Occheddu, medico, e Leandro Sugameli, delegato per il Ticino – MSF (Medici Senza Frontiere), moderati da Daniele Biella, giornalista.
Locarno, Palacinema, ore 20.45. One more jump di Emanuele Gerosa, incollaborazione con RSI. Il film, presentato alla 51ma edizione di Visions du Réel, narra la storia di Abdallah e Jehad, entrambi nati nella Striscia di Gaza e accumunati dallo sport che praticano, il parkour. Le loro strade si separano nel momento in cui il primo decide di lasciare Gaza e trasferirsi in Italia per diventare un atleta professionista. Segue il dibattitto Un salto oltre gli ostacoli per la libertà, in cui intervengono il regista Emanuele Gerosa e il protagonista Abdallah Inshasi, moderati da Jonas Marti, giornalista.