Finisce un’era: il Cirque du Soleil è insolvente
Il coronavirus spegne le luci di Broadway e chiude il Cirque du Soleil: il tendone dei sogni fa ricorso alla bancarotta assistita, piegato dal virus che lo ha costretto a uno stop repentino di tutti i suoi spettacoli in giro per il mondo. Con la bancarotta il Cirque du Soleil punta a ristrutturare il proprio debito e tornare a incantare con i suoi spettacoli acrobatici i suoi milioni fan nel mondo. Un obiettivo che, al momento, sembra ambizioso: come tutte le società di intrattenimento che, dipendendo da eventi di larga scala e affollati, il “circo dei sogni” si scontra con i lockdown e i divieti di assembramento imposti a livello globale per cercare di contenere la pandemia. Divieti che hanno spento le luci dei teatri fino almeno a gennaio 2021, facendo sprofondare in una crisi nera tutta l’industria dello spettacolo e dell’intrattenimento.
“Negli ultimi 36 anni” – afferma Daniel Lamarre, numero uno di Cirque du Soleil Entertainment Group – “il Cirque du Soleil è stata un’organizzazione di grande successo. Con i ricavi zero legati alla forzata chiusura di tutti gli spettacoli per il Covid-19, il management ha deciso di agire in modo deciso per tutelare il futuro della società”. Il circo si è affacciato alla pandemia già appesantito da un forte debito accumulato negli ultimi anni per finanziare una serie di acquisizioni decise per diversificare la sua offerta. Nel 2017 ha infatti acquistato Blue Man Production, nel 2018 la società di intrattenimento per bambini VStar Entertainment Group. Nel 2019 ha aggiunto al suo portafoglio Works Entertainment e la sua troupe di prestigiatori chiamata Illusionists. Quando la pandemia è scoppiata il Cirque du Soleil aveva solo sulla Strip di Las Vegas, per la quale è un’istituzione da anni, sei spettacoli su 44 a livello globale.
Nato sul successo di diversi artisti di strada del Quebec, il Cirque du Soleil – controllato dal fondo di private equity TPG Capital – ha presentato la sua richiesta di bancarotta in Canada. I maggiori azionisti, in base all’accordo raggiunto, inietteranno 300 milioni di dollari di liquidità nel Cirque du Soleil ristrutturato per facilitare la sua ripartenza, aiutare i dipendenti e farsi carico di alcuni degli oneri della società, fra i quali il rimborso dei biglietti per gli spettacoli cancellati. Per i fan del Cirque più famoso del mondo la bancarotta e la fine di un’era sono un colpo difficile da digerire, soprattutto perché al momento di naviga nel buio sul quando il sipario tornerà ad alzarsi. (Fonte: ANSA).