Domenica 7 luglio il Teatro dell’architettura di Mendrisio organizza il finissage della mostra “Landscape and Structures – Un inventario personale di Jürg Conzett, fotografato da Martin Linsi, con 22 modelli di Lydia Conzett-Gehring” con ingresso gratuito dalle ore 12:00 alle ore 18:00. Alle ore 14:00 e alle ore 15:30 sarà inoltre possibile partecipare a delle speciali visite guidate per approfondire i contenuti proposti dall’esposizione.
La mostra, curata da Jürg e Lydia Conzett e promossa dall’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera italiana, presenta una ricca documentazione su ponti, viadotti, passerelle e gallerie costruite in Svizzera dalla fine del ‘700 fino ad oggi, con 160 fotografie in bianco e nero e in grande formato, filmati e 22 modelli lignei di opere progettate o realizzate dallo studio Conzett Bronzini Partner AG. Le opere in mostra sono state selezionate da Jürg Conzett, dottore honoris causa dell’USI e docente all’Accademia di architettura dall’anno accademico 2018-19.
L’allestimento si sviluppa attraverso 23 sezioni tematiche che occupano i tre piani del Teatro dell’architettura e presentano un ricco repertorio di infrastrutture del territorio Svizzero, tutte contraddistinte dal fatto di aver instaurato un forte legame col proprio paesaggio di riferimento. In ciascuna delle “stanze”, differenti per argomento, sono presenti riflessioni ricorrenti, come ad esempio il fatto che l’immagine di una città acquisisca maggiore importanza nel momento in cui l’osservatore si avvicina ad essa attraversando un ponte che la domina; esemplari in tal senso sono la Fürstenlandbrücke a San Gallo, e la Aarebrücke ad Aarburg.
Pensata originariamente per il Padiglione Svizzero della dodicesima Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, dal 2010 ad oggi l’esposizione è stata integrata da nuovi soggetti. Arricchisce la mostra un ricco portfolio consultabile che racchiude documenti tecnici, bollettini e articoli descrittivi e scientifici dedicati agli oggetti in mostra, raccolti da Jürg Conzett.