Il regista e sceneggiatore Federico Rizzo, uno degli esponenti più rappresentativi del cinema indipendente milanese, con Fiori di Baggio torna dopo oltre 20 anni nei luoghi a lui tanto cari del capoluogo lombardo per dipingere un affresco della periferia milanese, caratterizzata oggi dalla forte presenza di immigrati di seconda generazione per i quali spesso esistono ancora importanti difficoltà per una reale integrazione culturale oltre che sociale.
Presentato in anteprima italiana alla 30esima edizione di Sguardi Altrove International Film Festival lo scorso 12 marzo e reduce dai ripetuti sold out al Cinema Mexico, il film, che va delineandosi come un vero e proprio nuovo cult milanese, verrà replicato nella stessa sala ogni lunedì sera senza saltare nemmeno la proiezione del lunedì di Pasqua alla presenza del regista e del cast.
Fiori di Baggio si presenta come un road movie contemporaneo al centro del quale Rizzo incastona come protagonista la figura femminile di una coraggiosa ragazza, interpretata dalla giovanissima Matilde Porta (alla prima esperienza davanti alla macchina da presa) per raccontarci una storia che ha radici profonde nella realtà. Forte è infatti il richiamo alla triste vicenda della diciottenne pakistana Saman Abbas uccisa dai propri familiari solo per essersi opposta ad una tradizione e delle convenzioni in cui non si riconosceva.