In concorso, quattro spettacoli davanti a una giuria composta da giovani e saggi (anziani), destinati a diverse fasce d’età e presentati al Teatro Foce di Lugano. Per adolescenti, la compagnia ligure Scenamadre con Liberatutti ha messo in scena lo sport, come specchio della società, come simbolo delle richieste di uno “stare al mondo” sempre più aggressivo e competitivo, dove le sconfitte sono percepite come fallimenti esistenziali, una realtà per certi aspetti malsana. Ma la rappresentazione non picchia duro, non entra nei meandri più oscuri del doping o del bullismo (che pure possono essere argomenti da trattare per le giovani generazioni); con risvolti a tratti cialtroneschi e goliardici, sviluppa il tema in chiave grottesca e comica, con quattro giovani e una voce fuoricampo, un po’ regista, un po’ allenatore, un po’ terapista che cerca di spronarli nella giusta direzione, vincendo le debolezze caratteriali e con gli strumenti sia fisici, sia psicologici, del gioco e della finzione da serie tv o reality show.
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