Al Museo Walserhaus di Bosco Gurin fino al 31 ottobre sarà possibile visitare l’esposizione degli acquarelli di Fedele Airoldi.
Fedele Airoldi ha da sempre coltivato la passione per il disegno con varie tecniche frequentando diversi corsi. Quattro anni fa ha deciso di unire questa sua passione con quella per la botanica, e ha iniziato a frequentare un corso presso la nota pittrice botanica Silvana Rava a Como per apprendere la tecnica dell’acquarello botanico.
La tecnica presenta non poche difficoltà, perché richiede un dosaggio accurato dell’acqua e la giusta mescolanza dei colori e delle sfumature. In questa arte, gli “attrezzi” del mestiere devono essere di altissima qualità. Infatti, i pennelli costruiti con pelo di martora sono conservati in un apposito astuccio. I pigmenti di colore devono pure essere di alta qualità. Tutto il materiale proviene dall’Inghilterra, patria dell’acquarello. La carta è al 100% di cotone, che rispetto a quella normale, assorbe meglio i colori. Airoldi si ispira a tutti i soggetti botanici: fiori, foglie, frutti, rami, che cerca di copiare dettagliatamente.