A partire da oggi, domenica 10 ottobre, è possibile visitare la mostra dedicata a Antonio Ciseri – in occasione del bicentenario della nascita – al Museo Casorella di Locarno, frutto di una collaborazione tra i Servizi culturali della Città di Locarno e l’Associazione Antonio Ciseri 2021.
La mostra riunisce un nucleo di opere presenti sul territorio, quasi tutte di proprietà privata, alcune esposte per la prima volta. Attraverso i ritratti, le grandi tele religiose e storiche, e una selezione di bozzetti e disegni, il percorso espositivo darà riscontro del contesto e della cerchia alla quale Antonio Ciseri aveva accesso in Ticino.
Inoltre, in occasione della mostra locarnese, sarà anche attiva una collaborazione con il Dipartimento Formazione e Apprendimento della SUPSI, nello specifico nel contesto della formazione dei docenti di Arti visive e plastiche per il settore della Scuola Media, che lavoreranno sulle tele di Ciseri.
Seguirà, il 30 ottobre, l’apertura della mostra al Museo Castello San Materno di Ascona, dove si potrà ammirare una selezione di ritratti realizzati dal Ciseri, tutti provenienti da collezioni private ticinesi. La mostra diventerà anche uno spazio esclusivo di scoperta e studio per due classi del Collegio Papio di Ascona, che lavoreranno sul tema del ritratto con le docenti di arte visiva e in collaborazione con il FAI Swiss, fondazione associata al FAI-Fondo Ambiente italiano.
Durante le mostre di Lugano, Locarno ed Ascona, a partire da oggi, verrà inoltre presentato in proiezione continua A.C. Pinxit. Viaggio in quattro opere, un breve documentario d’arte del regista Adriano Kestenholz.
Infine, a partire dal 14 novembre, la Pinacoteca cantonale Giovanni Züst di Rancate dedicherà una mostra-dossier all’allievo di Antonio Ciseri di maggior talento, Giacomo Martinetti (1842–1910), pittore nato a Firenze da famiglia originaria di Barbengo: qui si conservano, nella chiesa di Cernesio, due importanti opere.
La sua formazione iniziale si compie presso l’Accademia di belle arti di Firenze, ma decisivo è il rapporto con il conterraneo Antonio Ciseri con cui stabilisce un legame di amicizia e fiducia.
Martinetti lavora soprattutto su temi sacri, anche per i francescani di Gerusalemme, per i quali esegue diverse tele di grande formato. Nonostante il successo riscosso in vita è stato in seguito dimenticato. La mostra-dossier e il catalogo rappresenteranno l’occasione per riscoprirlo.
Ricordiamo inoltre che fino al 28 novembre sarà possibile visitare il Museo della Madonna del Sasso a Orselina che ospita stabilmente due sale dedicate a opere di Antonio Ciseri. Inoltre, fino al 17 ottobre, si potrà ancora visitare l’allestimento curato dall’ARCT “Antonio Ciseri e gli avi da Ronco a Firenze” presso Casa Ciseri a Ronco Sopra Ascona.