L’Archivio svizzero di letteratura della Biblioteca Nazionale Svizzera (BNS) ha completato l’acquisizione degli archivi dei germanisti Peter von Matt (1937) e Beatrice von Matt (1936), alimentati per oltre 50 anni. I fondi comprendono – oltre a bozze di pubblicazioni, lezioni e collezioni – anche le loro conferenze, i discorsi, le recensioni e la loro corrispondenza, fornendo così un importante contributo alla storia della letteratura svizzera.
I germanisti zurighesi Peter e Beatrice von Matt hanno avvicinato alla letteratura intere generazioni di studenti e studentesse, lettori e lettrici di giornali, dalla Svizzera interna fino al mondo intero, ponendo sempre l’accento sulla letteratura contemporanea. Entrambi considerano la letteratura svizzera parte della letteratura mondiale e lo esprimono chiaramente nelle loro argute critiche letterarie. I loro archivi sono stati gradualmente ceduti in donazione all’Archivio svizzero di letteratura (ASL), fondato nel 1991 per volontà di Friedrich Dürrenmatt, e parte della Biblioteca nazionale svizzera e custodisce numerosi lasciti e archivi letterari nonché biblioteche di autori e autrici del ventesimo e ventunesimo secolo.
Alimentati in parallelo per oltre 50 anni, gli archivi comprendono bozze di pubblicazioni, lezioni e collezioni, oltre alle conferenze, ai discorsi, alle recensioni e alla corrispondenza dei due studiosi. L’accordo di donazione è stato firmato già nel 2014, mentre la coppia ha cominciato a trasferire il materiale nel 2020. In questo mese di maggio, in occasione dell’85° compleanno di Peter von Matt e della medaglia d’onore del Cantone di Zurigo per l’opera di Beatrice von Matt, l’ASL ha potuto portare a termine l’acquisizione dei fondi.
CHI SONO PETER E BEATRICE VON MATT?
Peter von Matt, nato a Lucerna e cresciuto a Stans (NW), ha studiato germanistica, anglistica e storia dell’arte a Zurigo e Nottingham e dopo il dottorato e l’abilitazione all’Università di Zurigo è diventato uno degli studiosi svizzeri di letteratura più noti a livello internazionale. Con la cessione del suo archivio alla Confederazione si chiude il cerchio della fondazione dell’Archivio svizzero di letteratura: negli anni Ottanta, insieme all’editore Daniel Keel (Diogenes Verlag) e all’avvocato Peter Nobel, Peter von Matt aveva vincolato la donazione dell’archivio di Friedrich Dürrenmatt alla fondazione di un archivio letterario per la Svizzera. L’istituzione della memoria creata nel 1991 per la letteratura svizzera all’interno della Biblioteca nazionale svizzera custodisce ora le sue stesse pubblicazioni e lezioni, elencate con cura, compresi i bigliettini con le domande di esame che poneva agli studenti e alle studentesse quando era ordinario di nuova letteratura tedesca all’Università di Zurigo (1976–2002). Nel suo archivio si trova un notevole fascicolo di corrispondenza con Max Frisch e anche la corrispondenza intrattenuta con quasi tutti gli autori, le autrici, le critiche e i critici svizzeri. Con Die tintenblauen Eidgenossen. Über die literarische und politische Schweiz (2001) e Das Kalb vor der Gotthardpost. Zur Literatur und Politik der Schweiz (2012, insignito del Premio svizzero del libro), Peter von Matt ha letteralmente scritto la storia della letteratura svizzera.
Beatrice von Matt: biografa, editrice, critica letteraria, membro di giuria – e barometro della letteratura contemporanea Beatrice von Matt, nata a Basilea e cresciuta a Stans (NW), ha studiato germanistica e anglistica a Zurigo, Parigi e Cambridge, è stata redattrice dell’inserto culturale della NZZ dal 1984 al 1995 e membro di rinomate giurie in Svizzera e all’estero. Come editrice di letteratura del Novecento ha aperto nuovi orizzonti, curando tra l’altro una delle poche opere di riferimento sulla letteratura femminile: Frauen schreiben die Schweiz (1998). Inoltre, si è impegnata perché venissero pubblicati diversi autori svizzeri, come Meinrad Inglin e Kuno Raeber. Le sue recensioni, sempre acute e valorizzanti, sono tutt’oggi un vero e proprio barometro della letteratura contemporanea. Nelle sue eccellenti monografie Meinrad Inglin. Eine Biographie (1976), Mein Name ist Frisch (2011) e Werner Düggelin (2006), basate su colloqui con gli autori, coniuga la storia della letteratura con la testimonianza. Beatrice von Matt cede all’Archivio svizzero di letteratura i dossier di lavoro e la corrispondenza con noti autori e autrici intrattenuta per oltre 50 anni.
La Biblioteca Nazionale Svizzera colleziona gli Helvetica, ossia testi, immagini e documenti sonori inerenti alla Svizzera, conservando così la memoria collettiva del Paese. Inoltre, in collaborazione con altre istituzioni, permette al grande pubblico di accedere al patrimonio culturale della Svizzera. Grazie al suo ruolo centrale di istituzione della memoria crea un ponte tra il passato e il futuro, passando per il presente. In tal modo rispecchia la pluralità culturale e linguistica della Svizzera, promuovendo la condivisione e l’innovazione.