Gli incontri in biblioteca dal 27 maggio al 2 giugno
Gli incontri nelle biblioteche della Svizzera italiana proseguono a Locarno con la presentazione del nuovo libro di Libàno Zanolari, a Lugano con l’inaugurazione di una mostra dedicata ad Adriano Soldini e una serata dedicata alla cultura del cibo nella letteratura per ragazzi, e a LaFilanda di Mendrisio con la festa delle ruote sonore degli studenti dell’Accademia di architettura dell’USI e un incontro sulla cultura della morte.
Lunedì 27 maggio alle ore 18.15, la Biblioteca cantonale di Locarno accoglie la presentazione del volume La vita, lo sport e il mondo (Edizioni Ulivo 2024) di Libàno Zanolari, in cui ripercorre le fasi salienti della sua vita famigliare e lavorativa. Dalla Valposchiavo di settant’anni fa al diploma alla scuola cantonale di Coira, dalla borsa di viaggio patrocinata dall’Unesco e dall’Unione europea alla Televisione della Svizzera Italiana, dove Zanolari si afferma come giornalista e commentatore sportivo, passando per la “Rassegna del micio di razza”, alle dieci edizioni delle Olimpiadi, ai molti campionati europei e mondiali di calcio. Per quanto riguarda la sfera privata si va dal faceto – l’educazione sessuale a Zalende Cà da Sura – al serio – la descrizione della casa di famiglia vuota e disabitata o l’episodio dell’infarto del 2021. Con lo scrittore intervengono Jean-Jacques Marchand, corrispondente estero dell’Accademia della Crusca e professore emerito dell’Università di Losanna, e Fabio Pusterla, saggista, poeta, traduttore e professore di lingua e letteratura italiana presso il Liceo cantonale di Lugano 1 e l’Università della Svizzera italiana. Modera la serata Stefano Codiroli.
Sempre lunedì, gli studenti del primo anno dell’Accademia di architettura dell’USI mostreranno il risultato del loro lavoro di fine anno: una trentina di ruote sfileranno per le vie del centro storico per giungere sul piazzale de LaFilanda, attorno alle ore 17.00. Qui, una giuria popolare selezionerà le prime tre classificate, alle quali spetterà un piccolo premio offerto dalla Città di Mendrisio. Le matricole del corso del prof. Riccardo Blumer hanno indagato la relazione città e comunità, costruendo una ruota in legno di 1.5 m; in seguito, ciascuno ha personalizzato la propria ruota in modo che, muovendosi, essa produca degli effetti sonori. In caso di pioggia l’evento sarà annullato.
Lunedì, alle ore 18.00, si terrà inoltre alla Biblioteca cantonale di Lugano l’inaugurazione della mostra Adriano Soldini. Percorsi tra arte, storia e letteratura (1955-1989), alla presenza del curatore Nicola Soldini, di Carlo Agliati, archivista e direttore della rivista Il Cantonetto, e di Stefano Vassere. Adriano Soldini (1921-1989) è stato una figura di rilievo per la cultura della Svizzera italiana, tanto in veste di scrittore e letterato, di promotore e organizzatore culturale, quanto dal profilo istituzionale in qualità di docente, di direttore del Liceo cantonale e della Biblioteca cantonale di Lugano. L’esposizione ripercorre e visualizza attraverso materiali documentari, bibliografici e televisivi, la sua poliedrica attività di letterato, pubblicista e uomo di cultura, sotto tre aspetti: lo stretto sodalizio con gli amici ticinesi, scrittori, storici e artisti, con i quali venne condotta una costante riflessione sulla nostra identità di frontiera e sulle trasformazioni dirompenti del nostro paese, sempre nel segno riconoscibile di un impegno civile e sociale; l’instancabile lavoro di propugnatore e di tessitore di relazioni culturali tra il Ticino e scrittori e intellettuali italiani sulle tracce della nostra “italianità”; infine, la feconda e intensa, per certi versi congeniale, attività di incontri e mostre nella stessa sede espositiva, “la saletta”, della Biblioteca cantonale. La mostra è aperta al pubblico dal 28 maggio al 7 settembre 2024.
Martedì 28 maggio, alle ore 18.00, di nuovo alla Biblioteca cantonale di Lugano, è in programma una serata a tema, intitolata Libri da gustare. Il cibo nella letteratura per ragazzi. La cultura del cibo ha sempre avuto un posto d’onore nella letteratura per ragazzi. Dallo stuolo di personaggi affamati, dai paesi della cuccagna e dalle casette di marzapane della tradizione fiabistica, fino a tutta la narrativa contemporanea, emerge l’intenso valore simbolico, affettivo e relazionale del “mangiare”. Al tema del cibo nei libri per l’infanzia è dedicato il numero appena uscito della rivista Il Folletto. In questo incontro ne parlerà Letizia Bolzani, esperta di letteratura per l’infanzia e, per l’Istituto Svizzero Media e Ragazzi – ISMR, responsabile della rivista Il Folletto e del podcast mensile Tutt’orecchi. Per RSI Rete Due, cura il programma Nella Tana del Bianconiglio. Modera la serata Maddalena Moccetti, bibliotecaria ed esperta di letteratura per l’infanzia. Segue aperitivo, con assaggi di ricette tratte dai classici della letteratura per l’infanzia. Iscrizione gradita, entro il 27 maggio: info@ismr.ch, tel. 091 815 46 11.
Mercoledì 29 maggio, alle ore 18.30, si terrà a LaFilanda di Mendrisio un incontro sul tema Morire per vivere. Una cultura per una nuova umanità. Lo psicologo Alessio Neri, l’economista e counselor Manuela Pagani Larghi e Ulrico Selinger, palliative caregiver, indicheranno nuovi percorsi per cambiare la nostra cultura della morte e uscire dalla negazione della stessa, co-creando una Nuova Umanità. L’incontro sarà introdotto da alcune considerazioni sul tema, da un duplice versante: morire come necessaria trasformazione nel l’evoluzione dell’identità; morire come adempimento di una vita che si risolve. Dopo l’introduzione ci si organizzerà in piccoli gruppi per discuterne. Gli interessati sono invitati a portare una tazza per un momento di condivisione “speciale”. Iscrizione gradita: ulrico.selinger@gmail.com, tel. 079 337 03 09.
Sabato 1°giugno alle ore 16.30, sempre a LaFilanda, Silvia Brogioli presenterà Il dono di mia madre (Rossini Editore 2023), a colloquio con Mara Tadini. «Quando mi comunicarono la malattia di mia madre, ricordo all’orizzonte nuvole nere, come a presagire gli anni di dolore che stavano aspettando me e la mia famiglia. Il suo tumore avrebbe creato scompiglio nelle nostre vite, ma non avrei mai immaginato potesse aiutarci a risolvere i nostri problemi relazionali, tra momenti di atroce dolore, di felicità e speranza, per poi tornare nel baratro quando le cure non stavano dando l’esito sperato. Arrivai a un punto molto buio della mia vita, fino a capire di dover dare una svolta: la mia vita cambiò radicalmente, così come il rapporto con mia madre, anche se ne presi piena coscienza solo dopo la sua morte, anche grazie alla scrittura».