Google Svizzera e il progetto dedicato ai viaggi sostenibili
È un incontro speciale quello in programma questa sera, lunedì 12 giugno alle ore 18.00 a Lugano (al primo piano dell’Albergo Pestalozzi, Piazza Indipendenza 9), sull’ambizioso progetto dedicato alla sostenibilità di Google Svizzera con ospite l’ingegnere Patrik Reali. La sostenibilità sta diventando sempre più un tema centrale nel mondo di oggi, ma soprattutto importante per il futuro del mondo e la società; Google lo sa bene ed è è la culla di progetti ambiziosi, anche se meno noti, come Google Travel Sustainability che vuole essere un tentativo di semplificare un tema complesso come quello della sostenibilità ambientale dei viaggi, rendendo possibile anche per chi non è un esperto valutare l’impatto dei propri spostamenti e fare scelte più consapevoli.
L’ingegnere Direttore, Patrik Reali (Engineering Manager) di Google Zurich – sede svizzera di Google e il più grande distaccamento al di fuori degli USA che ospita più di 5mila dipendenti – ha accettato l’invito della Fondazione Möbius per fare chiarezza sul tema e sulla nascita del progetto. Un progetto nato spontaneamente nel 2019 in seno a una delle sue squadre, dedicata allo sviluppo di Google Flights, il motore di ricerca per i voli, quando il gruppo si è trovato di fronte a una domanda non scontata: “Che cosa possiamo fare per risolvere il problema dell’inquinamento ambientale?”.
Questo problema, sempre più pressante con l’aggravarsi della crisi ambientale, era di particolare importanza per quel servizio: circa l’8% delle emissioni globali di gas serra sono provocate dal turismo (Nature) ed è innegabile che l’aereo sia uno dei mezzi di trasporto più inquinanti. La prima risposta è stata di rendere visibili all’utente le emissioni prodotte dal viaggio in chiaro nel motore di ricerca. Ma c’è un problema: a differenza di quanto accade, per esempio, con le automobili, informazioni ufficiali sui consumi degli aerei non sono pubblicamente disponibili. È stato quindi necessario sviluppare uno strumento per il calcolo delle emissioni che tiene conto di fattori che spaziano dalla durata del viaggio, alle dimensioni del sedile, alla forma delle ali del velivolo per ottenere quello che è probabilmente il modello più accurato disponibile al pubblico e che sta prendendo sempre più piede anche nell’industria turistica.
E non ci si è fermati qui. Perché usare l’aereo se ci sono alternative meno inquinanti? Ed ecco che si è aggiunta la possibilità di trovare e acquistare tratte ferroviarie quando si cerca un biglietto aereo. E il soggiorno a destinazione? Anche questa è una decisione che può avere un impatto importante, per cui il progetto tiene conto anche di ecocertificazioni rilasciate da organismi indipendenti per misurare i livelli di efficienza energetica, conservazione dell’acqua, riduzione dei rifiuti e uso di fonti sostenibili negli hotel, dando accesso anche a questa informazione.
A due anni dal suo lancio, Google Travel Sustainability è cresciuto e opera attivamente per aiutare con il motore di ricerca i viaggiatori nelle loro scelte, ma anche per favorire lo sviluppo e l’adozione di standard più sostenibili in tutta l’industria dei viaggi con la sua partecipazione alla Travalyst Coalition, iniziativa voluta e guidata dal Principe Harry.