Danza

Gran Premio svizzero di danza 2019 a La Ribot

La Cerimonia di premiazione dei vari vincitori dei premi svizzeri assegnati per chi si è distinto nella danza avrà luogo il 17 ottobre presso il Théâtre Equilibre di Friburgo alla presenza del consigliere federale Alain Berset. È aperta al pubblico e gratuita.

 

Maria Ribot. © BAK Gregory Batardon

Il Gran Premio svizzero di danza 2019 è assegnato a La Ribot per la sua pluriennale attività innovativa come coreografa, danzatrice e artista. L’artista svizzero-spagnola Maria Ribot lavora dal 2004 a Ginevra, città nella quale vive. Con la sua pièce Happy Island del 2018, creata insieme alla compagnia di danza inclusiva Dançando com a Diferença di Madera (Portogallo), mostra un nuovo aspetto del suo ampio lavoro artistico. La Ribot si esibisce in teatri e gallerie mescolando danza, performance, video e arti visive. Questo autunno il Festival d’Automne à Paris le dedicherà una vasta retrospettiva, nell’ambito della quale l’artista presenterà insieme alla coreografa e danzatrice francese Mathilde Monnier la sua nuova opera Please Please Please sul palco del Centre Pompidou.

 

Dominique Martinoli. © G. Batardon

A Dominique Martinoli, mediatrice di danza attiva nel Giura dal 2002, va il Premio speciale di danza. Martinoli ha fondato il festival pangiurassiano évidanse, che vede una collaborazione transfrontaliera con la vicina Francia ed è oggi diventato una stagione di eventi itinerante, con progetti collaterali quali workshop per giovani, in collaborazione con l’Association Interjurassienne des Centres Culturels (AICC), Viadanse a Belfort o Nebia a Bienne. Nel 2018 ha lanciato con l’AICC e Viadanse il progetto TDC – Territoires Dansés en Commun, finanziato con fondi europei, per dare ai giovani accesso alla cultura contemporanea e in particolare alla danza. Inoltre, ha fondato e dirige Danse!, l’associazione giurassiana di danza contemporanea.

 

Edouard Hue.                                 © G. Batardon

Marie-Caroline Hominal.       © G. Batardon

Marie-Caroline Hominal ed Edouard Hue vengono premiati come Danzatrice e Danzatore eccezionali. Marie-Caroline Hominal ha danzato per numerose compagnie internazionali di prestigio, così come a Ginevra con Gilles Jobin, La Ribot o Marco Berrettini. Oggi lavora con lo pseudonimo “MadMoiselleMCH” come danzatrice e coreografa in vari ambiti artistici e con diverse formazioni. Edouard Hue ha danzato tra gli altri per la Hofesh Shechter Company, con Olivier Dubois, la compagnia Alias, Foofwa d’Imobilité e Jozsef Trefeli. Nel 2014 ha fondato a Ginevra la Beaver Dam Company e nel 2018 ha creato ed eseguito l’assolo di successo Forward, testimonianza delle radici artistiche del danzatore nell’hip hop, nel balletto e nella danza contemporanea.

 

Marion Zurbach. © G. Batardon

Il June Johnson Prize è assegnato al collettivo bernese Unplush. Il June Johnson Dance Prize, destinato a professionisti della danza emergenti e innovativi, viene assegnato tramite un concorso in collaborazione con la Fondazione Stanley Thomas Johnson.

Tra i 17 progetti in lizza è stato scelto quello della compagnia Unplush di Marion Zurbach. Unplush combina diverse discipline e, come ad esempio in Flipper, mette in scena tematiche singolari in modo sorprendente e sfacciato, con un’elevata qualità di danza.

 

 

La giuria federale della danza premia inoltre quattro opere partecipanti al concorso Creazione attuale di danza:

 

Teresa Rotemberg.                    © G. Batardon

• Vicky setzt Segel, pièce per bambini e bambine di Teresa Rotemberg e della sua Company Mafalda, possiede un linguaggio visivo distintivo, caratteri forti e costumi colorati.

Vicky ricorda Alice nel paese delle meraviglie e Il viaggio meraviglioso di Nils Holgersson con elementi e una drammaturgia rivolti a un pubblico giovane, dai quattro anni, e alle relative famiglie.

 

 

 

Compagnie Linga.                      © G. Batardon

• Flow è una coreografia della Compagnie Linga, composta da Katarzyna Gdaniec e Marco Cantalupo. Da 25 anni, gli ex ballerini della compagnia Béjart lavorano a Pully e si esibiscono con le loro opere anche all’estero.

Flow è il risultato di una stretta collaborazione con il duo franco-coreano Keda e conquista con semplici ma al contempo intense coreografie di gruppo.

 

 

 

Teresa Vittucci.                           © G. Batardon

• Hate me, tender di e con Teresa Vittucci è il quarto assolo della giovane performer, conosciuta per le sue opere radicali e impegnate nelle quali non ha paura di mostrare, anche nudo, il suo corpo atipico per una ballerina.

Nella pièce tratta il femminismo, sgretola il mito della Vergine Maria e tocca in modo ironico e spiritoso temi quali il cattolicesimo o il movimento #MeToo.

 

 

 

Cindy van Acker.                       © G. Batardon

• Speechless Voices della Compagnie Greffe, coreografata da Cindy Van Acker, è un’opera eccezionale e intelligente incentrata sui gesti di commiato e ispirata ai dipinti del pittore belga Michaël Borremans.

Cindy Van Acker, già premiata al concorso Creazione attuale di danza nel 2013, dimostra con questa pièce il suo approccio virtuoso al movimento, alla musica e alla struttura coreografica.

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