I 75 fogli inediti della “Recherche” con La Nave di Teseo
Spariti per 60 anni, i settantacinque fogli inediti di Marcel Proust, tassello mancante nell’universo proustiano della Recherche, sono stati ritrovati e arrivano nelle librerie italiane il 26 maggio per La Nave di Teseo, dopo l’edizione francese di Gallimard. I 75 fogli, a cura di Nathalie Mauriac Dyer, una delle pronipoti di Proust, sono stati tradotti da Anna Isabella Squarzina, con la collaborazione e l’introduzione di Daria Galateria, che ha annotato la prima edizione commentata al mondo della Recherche.
I settantacinque fogli sono il nucleo originario di “Alla ricerca del tempo perduto”: le primissime pagine che Marcel Proust ne ha scritto. Riuniscono i temi emotivamente e narrativamente più importanti del romanzo: l’infanzia, la casa di campagna e le sue due passeggiate, il bacio negato della mamma, i soggiorni al mare con le ragazze in fiore, i nobili, Venezia. Compaiono inoltre figure e momenti poi abbandonati: la morte straziante della mamma, che ritrova in quel momento il viso della giovinezza, e passaggi schiettamente comici (un capriccio del fratellino Robert, una lettera esilarante della nonna).
Cercati a lungo, solo ora sono stati ritrovati, in casa del proustiano e grande editore Bernard de Fallois, scomparso nel 2018. Sono testi molto autobiografici, vicini alla vera vita di Proust – il narratore si chiama Marcel, ma già compare l’“Io” narrante, intimo e universale, che fonda la “Recherche”. Un maestoso apparato di note della specialista Nathalie Mauriac Dyer (una pronipote di Proust) ricollega questi fogli ai manoscritti successivi, prima che questi passaggi approdino al romanzo come lo conosciamo: e così si chiariscono gli aspetti (come l’omosessualità, l’ebraismo, e molti altri) cui quelle pagine perse alludono. Sono sequenze brevi, ma Proust già scrive pienamente come nel suo capolavoro.