“I colori delle emozioni” in mostra ad Ascona
Il Museo comunale d’arte moderna di Ascona, dal 14 ottobre 2023 al 7 gennaio 2024, accoglie l’esposizione I colori delle emozioni, con opere dalle Fondazioni Alten, Werefkin e Seewald. Gli artisti in mostra, si legge nella presentazione, «pur in contesti storici diversi hanno tutti anelato a un mondo di riconciliazione, a un ritorno ai valori di una vita intrinsecamente autentica, in opposizione alla vita alienante del progresso capitalistico e ai suoi falsi valori scientifici e materialistici». Si avrà così l’occasione di riflettere «sulla condizione di smarrimento e di disagio della nostra società “liquida” sempre più frantumata e “postumana”, scoprendo o riscoprendo un filo della storia a cui (ri)connettersi per altri futuri intrecci di senso e altre avventure».
Al primo piano, grazie alla collaborazione con la Fondazione per la cultura Kurt e Barbara Alten, le sale del Museo accolgono le opere della sua collezione, solitamente esposte presso il Museo Castello San Materno, attualmente in restauro. Sono qui riunite le opere di artisti gravitanti in area tedesca, tra i più significativi del periodo che va dalla fine dell’Ottocento al primo dopoguerra: gli impressionisti Max Liebermann e Lovis Corinth, gli artisti della colonia di Worpswede (Fritz Overbeck, Hans am Ende, Otto Modersohn e Paula Modersohn-Becker), ultimo baluardo del romanticismo tedesco del XIX secolo, che segnò il passaggio dal realismo umanitario e sociale all’impressionismo e all’espressionismo. Movimento, quest’ultimo, rappresentato da alcuni artisti della Brücke (Ernst Ludwig Kirchner, Erich Heckel, Hermann Max Pechstein, Emil Nolde) e del Blaue Reiter (Alexej Jawlensky, August Macke), a segnare i due poli di irraggiamento in Germania dell’espressionismo: quello vitalistico e sociale di Dresda e Berlino, e quello lirico e visionario di Monaco, che hanno entrambi saputo rivoluzionare il linguaggio pittorico aprendosi alla modernità.
Al secondo piano del Museo, ci si immerge nei colori emozionanti e trascinanti della russa Marianne Werefkin, la cosiddetta “Amazzone del Blaue Reiter” che, ad Ascona dal 1918 e per il resto della sua vita, grazie alla sua personalità, al suo impegno e solidarietà verso gli ultimi, è ricordata come la “Nonna di Ascona”. Contemporaneamente, al secondo piano, si entra nella sala dedicata alla Fondazione Richard e Uli Seewald, con le opere pittoriche del tedesco Richard Seewald che, negli anni difficili tra le due guerre mondiali, ha fatto della sua proprietà a Ronco sopra Ascona, la sua “Arcadia”, nel dedicarsi alla pittura, alla grafica e alla letteratura, immerso nella natura. Una natura che torna nelle sue opere pittoriche, come paesaggio dell’anima, come luogo di silenzio profondo, fuori dal tempo e dallo spazio.
Il vernissage si terrà venerdì 13 ottobre alle ore 18.00. La mostra sarà poi visitabile, dal 14.10.23 al 07.01.24, nei seguenti orari: Ma-Sa, 10-12 e 14-17; Do, 10.30-12.30.