I contenuti del numero 05/2020 del Magazine, disponibile da sabato 1 febbraio:
- Il poeta Massimo Daviddi ci accompagnerà mensilmente con le sue “Cartoline”, immagini da cui prendere spunto. E il primo contributo, che apre anche il Magazine, s’intitola proprio Cartoline.
- Michele Fazioli in Millelibri scrive di un delicato romanzo, Miss Islanda di Auður Ava Ólafsdóttir.
- Manuela Camponovo si occupa degli ultimi numeri di tre riviste ticinesi storico-letterarie, Cenobio, Cartevive, Il Cantonetto.
- Dalmazio Ambrosioni approfondisce la figura di una giovane artista ticinese, Marta Margnetti alla quale è stato assegnato il Premio Manor 2020.
- L’altra new entry è Gerardo Rigozzi con la rubrica Viaggio nel pensiero occidentale e proprio nel suo primo contributo spiega il senso di questo titolo.
- In seconda battuta Pietro Ortelli ricorda il partigiano cattolico Aldo Gastaldi “Bisagno”, di cui è stata da poco avviata la causa di beatificazione.
- Torna il Diario d’ascolto di Enrico Morresi che con il titolo Dvořák secondo Muti recensisce il concerto che si è tenuto al LAC nei giorni scorsi.
- In Jazz, pop, folk Luca Cerchiari segnala l’appuntamento del 10 febbraio al Jazz Cat Club con il gruppo Higher Ground e “Kid Chocolate” Brown alla tromba e voce.
- Francesca Monti recensisce in Andiamo al cinema? il film Love Me Tender, proiettato nelle nostre sale anche come omaggio alla produttrice Tiziana Soudani, recentemente scomparsa, e Il diritto di opporsi di Destin Daniel Cretton.
- Antonella Rainoldi, nella rubrica Tele & altre visioni, ci racconta di Wilder, una bella serie svizzera targata SRF, scritta da Béla Batthyany, diretta da Pierre Monnard e Jan-Eric Mack.
- Per la sezione Economia, Corrado Bianchi Porro ha assistito alla presentazione del libro di Luca Ricolfi che racconta l’Italia, un Paese diventato una società signorile di massa, ha seguito a Parigi il tradizionale convegno internazionale di Carmignac Risk Managers e, al cinema di Bellano, Mario Botta in dialogo con Armando Besio su Sacro e profano nella mia architettura.
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