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I contenuti dell’Osservatore Magazine n.23/2020

I contenuti del numero 23/2020 dell’Osservatore Magazine, disponibile da sabato 6 giugno 2020:

  • Molte sono state in questo ultimo periodo le scomparse di artisti di cui puntualmente ha rievocato le figure il nostro critico d’arte Dalmazio Ambrosioni e questa volta apriamo il Magazine con il ricordo di una delle personalità più incisive, Christo, colui che nascondendo le opere, la bellezza, ce ne ha sempre svelato la poesia, la presenza, il senso.
  • Nel Canto dei libri proponiamo la recensione al saggio di Alessandro Moscè dedicato allo scrittore Alberto Bevilacqua.
  • Abbiamo poi una new entry, dal loro blog Yari Bernasconi e Andrea Fazioli ci “inviano” la prima di una serie di simboliche cartoline, parole e immagini per narrare con ironica leggerezza di luoghi e situazioni. S’inizia da Coira.
  • La riflessione di Pietro Ortelli, prendendo spunto dall’uccisione di George Floyd, dalla condanna del Papa e del mondo cristiano e cattolico, da una parte e dalla reazione di Trump, dall’altra, si sofferma sul fondamentalismo religioso americano, sul suo uso cinicamente strumentale.
  • Luca Cerchiari ci racconta di come la pandemia abbia portato a concentrare l’interesse sulla musica europea nei prossimi concerti, in assenza dei viaggi transatlantici.
  • I cinema resteranno chiusi ancora a lungo, ma possiamo rifarci con classici cult, fruibili a casa, come Le lacrime amare di Petra von Kant di Rainer Werner Fassbinder, recensito da Francesca Monti, insieme a The vast of night.
  • Tra tv e cinema, Antonella Rainoldi si occupa della formula inedita, proprio ispirata al coronavirus, dei 33 cortometraggi svizzeri di Lockdown collection, un progetto nazionale, un modo unico per promuovere memoria e creatività.
  • La sezione di Economia, curata da Corrado Bianchi Porro, si apre con il resoconto di Markus Krienke dell’ultimo webinar dell’Osservatore Democratico, in cui Stefano Zamagni, presidente della Pontificia Accademia delle scienze sociali, ha affrontato la domanda se sia possibile considerare l’ambiente un “bene comune”. Dell’aumento delle diseguaglianze sociali, soprattutto negli USA, conseguente all’attuale pandemia si è invece occupato Joseph Stiglitz, premio Nobel per l’economia nel 2001 e ospite d’onore del recente webinar di AXA IM. Nella sua rubrica La mano invisibile Amalia Mirante affronta esamina invece pregi e difetti del telelavoro. Seguono un contributo sulla recente Lectio Magistralis di Mauro Magatti dell’Università Cattolica di Milano sul tema dell’economia generativa e uno sul ruolo delle biblioteche nel favorire uno sviluppo sostenibile. Le pagine economiche si chiudono con la cronaca dell’incontro fra studenti universitari milanesi e il Group CEO di Zurich, Mario Greco.

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