I contenuti dell’Osservatore n.25/2022
I contenuti del numero 25/2022 de L’Osservatore, disponibile da sabato 18 giugno 2022:
Apriamo con l’editoriale di Lucrezia Greppi, una riflessione in forma di lettera sulle contraddizioni della narrazione dominante, che paiono ormai ragionevoli, secondo la logica orwelliana.
La sezione culturale si apre con La voce e la pagina, ultimo contributo di Gilberto Isella prima della pausa estiva. La rubrica, che riprenderà verso la fine di agosto, è dedicata questa settimana a Gerard Manley Hopkins, uno dei maggiori poeti inglesi dell’Ottocento. Si prosegue con Il canto dei libri: Elena Spoerl recensisce un’opera scritta a sei mani femminili, La voce nascosta. Alla ricerca della lingua madre. Corrado Bianchi Porro relaziona sulla conferenza del filosofo e accademico italiano Maurizio Ferraris, dal titolo Tramonto del fragile occidente. Dalmazio Ambrosioni rievoca il movimento nato a Porza alla vigilia della Seconda guerra mondiale, un’organizzazione artistica con l’obiettivo di creare una piattaforma internazionale, solidale, sociale, pacifista. Tra i fondatori, Arthur Bryks, di cui pubblichiamo un inedito affresco ritrovato da Ambrosioni e tuttora conservato in una casa di Porza. Luca Cerchiari ricorda la figura di Judy Garland, indimenticabile protagonista del “vaudeville” e di un famoso Mago di Oz. Chiudiamo questa parte con il cinema, la critica Maria Sole Colombo si occupa di due film che si possono vedere anche nelle nostre sale: Tom Medina e El buen patron.
La sezione economica, curata da Corrado Bianchi Porro, si apre con le previsioni sul franco di Elena Guglielmin, Senior Credit Analyst Global Wealth Management di UBS, prosegue con l’incontro promosso da Pictet AM sulla transizione energetica, e con l’analisi del mercato del credito di Pierre Verlé, capo del settore in Carmignac. Infine, si riferisce della conferenza di Arthur Brooks, docente di management ad Harvard, ospite del Festival dell’Economia di Trento.
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