I contenuti dell’Osservatore n.38/2023
I contenuti del numero 38/2023 de L’Osservatore, disponibile da sabato 23 settembre 2023:
In apertura Lucrezia Greppi ripercorre il canzoniere di Francesco Guccini, alla ricerca di quella «poetica “dell’allora”» di cui parlerà a Sconfinare Festival il prossimo ottobre.
Segue, in Forum, un contributo di Corrado Bianchi Porro sul filosofo Maurizio Ferraris, ospite del festivalfilosofia di Modena, Carpi e Sassuolo.
Apriamo Cultura con una iniziativa della compagnia Il Teatro delle Radici e alcune riflessioni della direttrice Cristina Castrillo: un bel modo, la sua Giostra delle chimere, per ringraziare chi li ha sostenuti in un periodo particolarmente duro. Segue Dalmazio Ambrosioni che da Grono a Zurigo ci conduce sulle tracce del grande architetto Le Corbusier. Le Cartoline di Massimo Daviddi si specchiano questa volta nelle Vetrate, mentre Luca Cerchiari riscatta la figura del paroliere. Concludiamo questa sezione con la rubrica cinematografica di Emanuele Sacchi che propone due storie di emigranti, molto diverse tra loro: il Leone d’argento di Garrone, Io capitano, secondo il nostro critico, prigioniero di un realismo magico semplicistico e di un intento popolare dal linguaggio esile, e Disco Boy, primo lungometraggio di Giacomo Abbruzzese che usa gli strumenti del cinema d’autore più visionario e audace per raccontare di un duello tra poveri (migranti), tra Bielorussia e Niger.
Per la sezione Scienza e tecnica, Corrado Bianchi Porro riferisce dell’incontro con Maurizio Harari dell’Università degli Studi di Pavia e Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino, sul tema Rivoluzione digitale e umanesimo, mentre Nicoletta Sala ricorda Evelyn Boyd Granville, matematica e attivista statunitense recentemente scomparsa.
Nelle pagine economiche, curate da Corrado Bianchi Porro, si riferisce di due incontri svoltisi a Lugano, dedicati agli investitori e con: Eleanor Taylor Jolidon (UBP), Alessandro Santini (Ceresio Investors); Massimo Gianolli (Generalfinance) e Davide Dattoli (Talent Garden). Infine, si presenta il nuovo studio di AXA IM: cosa potrebbe succedere se le banche centrali decidessero di smontare tutto il castello di liquidità che hanno accumulato in questi ultimi anni per favorire la ripresa dei mercati con il Quantitative Easing?
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