Teatro

“I fisici” di Dürrenmatt a teatro: il debutto al LAC

Prove “I fisici”. © LAC Lugano Arte e Cultura 2024

Dopo La bottega del caffé, Igor Horvat dirige I fisici di Friedrich Dürrenmatt, tragicommedia grottesca di cui cura anche la traduzione, che debutterà in prima assoluta al LAC martedì 5 novembre, con replica il giorno seguente, e sarà in scena al Teatro Sociale Bellinzona il 14 e 15 novembre. Lo spettacolo è una produzione LAC Lugano Arte e Cultura, coprodotto da Teatro Sociale Bellinzona – Bellinzona Teatro e realizzato in collaborazione con Centre Dürrenmatt di Neuchâtel.

Il celebre drammaturgo svizzero Dürrenmatt scrisse il testo avvalendosi di uno stile tra poliziesco e spy story allo scopo di riflettere sul futuro dell’essere umano. La stesura de I fisici (1961) nasce dalla profonda inquietudine dell’autore in seguito allo sviluppo e all’utilizzo della bomba atomica nel corso della Seconda Guerra Mondiale. La commedia si svolge all’interno di un istituto psichiatrico privato, la clinica “Les Cerisiers”. Uno dei pazienti è il fisico Möbius, ritenuto lo scopritore del Sistema di Tutte le Scoperte Possibili, smisurato strumento di conoscenza che sprigionerebbe infinite possibilità, terribili responsabilità e, soprattutto, incontrastabile potere. Curiosamente, altri due pazienti sono anch’essi dei fisici, i quali sostengono di essere Isaac Newton l’uno e Albert Einstein l’altro. Una preoccupante serie di omicidi rompe gli equilibri all’interno della clinica e l’inevitabile intervento della polizia scatena un susseguirsi di colpi di scena e di svelamenti inattesi. Segreti pericolosi vengono a galla e sollevano spinose questioni etiche, trascinando la vicenda fino all’apice del paradosso, che per Dürrenmatt era imprescindibile chiave di lettura della realtà.

Horvat – anche interprete nel ruolo dell’ispettore di polizia Richard Voss – dirige un cast di attori cari al LAC: Catherine Bertoni de Laet (interprete di Processo Galileo e regista di Bogdaproste), Jonathan Lazzini (Sogno di una notte di mezza estate), Marco Mavaracchio (La pulce nell’orecchio), Giorgia Senesi (Gabbiano e Ifigenia, liberata) e Pierluigi Corallo, attore dalla solida esperienza, alla sua prima volta in una produzione LAC. Completa il cast il fidato gruppo di collaboratori che hanno accompagnato Horvat nell’allestimento de La bottega del caffè: lo scenografo Guido Buganza, la costumista Ilaria Ariemme, il compositore Zeno Gabaglio, il regista assistente Ugo Fiore, cui si aggiunge il disegnatore luci Marzio Picchetti.

Prove “I fisici”. © LAC Lugano Arte e Cultura 2024 (7)

«Stiamo attraversando tempi a dir poco complessi», ha dichiarato Igor Horvat. «Gli equilibri geopolitici si plasmano nuovamente sotto la minaccia dell’uso di armi nucleari e viviamo un’ulteriore fase di una Guerra Fredda mai veramente conclusa. Il progresso tecnologico apre a ipotetici scenari trans-umani o post-umani che accendono il dibattito sull’avvicinarsi della singolarità tecnologica. L’ecosistema e il clima lanciano segnali che non possono più essere ignorati. Un testo che attraversa le epoche diventa un Classico in virtù della sua costante capacità di interrogarci. Si dice: è ancora attuale, contemporaneo. In realtà, drammaticamente, svela il fatto che il genere umano non ha raggiunto il cambiamento ed è ancora fermo di fronte agli stessi sostanziali quesiti. In questo risiede il monito che Dürrenmatt, con il suo inconfondibile sarcasmo caustico e impegnato, ci consegna: l’essere umano è richiamato all’urgenza di assumersi la responsabilità del proprio futuro e del modo in cui vuole continuare a essere presente sul pianeta che ci ospita».

Arricchisce il progetto, completandolo, la realizzazione della trasposizione audiovisiva de I fisici della giovane regista ticinese Agnese Làposi, vincitrice della prima edizione del bando di concorso di lingua italiana che incoraggia e sostiene la produzione e la diffusione di opere audiovisive originali che integrano, rielaborandole, le riprese di spettacoli dal vivo. Il suo progetto è stato selezionato dal bando di concorso promosso dall’associazione “De la scène à l’écran”, costituita dalla SRG SSR/RTS, dalla società Svizzera degli Autori (SSA), dalla fondazione culturale SUISSIMAGE (SI) e dalla associazione Romanda della Produzione Audiovisiva (AROPA).

 

Eventi collaterali

Il debutto de I fisici è preceduto e seguito da diversi incontri che rientrano nel focus “Echi dal futuro”, che dà il titolo alla Stagione 2024/25.

Giovedì 24 ottobre alle ore 12.30 in Pranziamo a teatro. Un incontro (digitale) sul teatro il filosofo Silvio Joller approfondirà alcuni dei temi suggeriti dalla commedia di Dürrenmatt.

Sabato 26 ottobre alle ore 14.00 la Sala 3 del LAC ospiterà il primo appuntamento del ciclo Tricot Cafè Sferruzzare a maglia e chiacchierare di teatro. In una atmosfera informale, lavorando a maglia con Agata Pellandini, sarà l’occasione per scandagliare la letteratura connessa a I fisici e per conoscere meglio la figura dello scrittore, drammaturgo e pittore svizzero.

Mercoledì 6 novembre alle ore 18.00 nella Hall del LAC Igor Horvat conversa con Nadine Murgida, portavoce del Centre Dürrenmatt Neuchâtel (CDN). L’incontro sarà l’occasione di festeggiare i 25 anni di attività del Centro nonché di conoscere meglio uno dei più importanti scrittori svizzeri del secolo scorso.

Sabato 8 febbraio 2025 alle ore 11.00 Stefano Mancuso, botanico e docente di arboricoltura generale ed etologia vegetale all’Università di Firenze, parlerà delle reti di comunicazione tra gli esseri vegetali nell’ottica di una sostenibilità globale.

Lunedì 17 febbraio 2025 alle 18.30 nella Hall del LAC Guido Tonelli, fisico e divulgatore, sarà il protagonista di un incontro sul tema Arte e Scienza: una storia di sorprendenti relazioni.

Lo spettacolo e tutti gli incontri collaterali sono parte del percorso tematico “Scienza, Etica e Arte”, pensato in collaborazione con IBSA Foundation per la ricerca scientifica.

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