Da Hollywood il messaggio è chiaro: è ora di prestare attenzione all’ambiente e non solo… e per questo i Golden Globes hanno deciso, per la prima volta in 77 anni di storia dei premi, che il menù sarà interamente vegano.
La scelta è stata presa dalla Hollywood Foreign Press, all’insegna della sostenibilità e della lotta al cambiamento climatico. La decisione è sicuramente un esempio positivo verso il pubblico americano e del mondo, ma un dubbio sorge: è una “publicity stunt” (gioco pubblicitario)? È una scelta occasionale? Oppure è una decisione che viene realmente sostenuta e verrà portata avanti anche dai singoli membri dell’Hollywood Foreign Press?
Un leggero scetticismo c’è, e potrà essere eliminato con il tempo solo dai membri dell’Organizzazione: ci si aspetta che il sostegno, l’impegno e la protezione dell’ambiente e degli animali venga affermato oltre che in campo pubblico – come nel caso dei Golden Globes – anche in quello lavorativo e privato. Sarebbe sicuramente contradditorio se l’Hollywood Foreign Press decida un menù vegan se poi i singoli membri facciano degli investimenti in aziende e/o settori che contribuiscono al cambiamento climatico e allo sfruttamento degli animali. Il tempo ci dirà…
POLEMICHE SULLA NON PRESENZA DI QUOTA FEMMINILE…
I Golden Globes andranno in onda, in diretta tv e streaming, questa notte; a condurre la serata, per la quinta volta non consecutiva, è il comico britannico Ricky Gervais. Ma questa edizione porta diverse polemiche tra cui quello sulla quota femminile: nonostante nella top 100 ai botteghini, i film diretti da donne sono in continua ascesa – secondo gli studi della University of Southern California – nessuna di queste è stata candidata al premio regia; «Un Hollywood ancora troppo maschilista» sostengono alcuni.
Una cosa però sicura: Netflix non è passata inosservata, difatti è in testa alle nomination grazie a film come The Irishman, Marriage Story, Due Papi e Dolemite Is My Name. Non ci resta che attendere anche qui; anche se… il premio come migliore attore è assolutamente da consegnare a Joaquin Phoenix per la sua distintiva interpretazione nel film Joker, l’attore ha mostrato uno stile puro: dove l’onestà recitativa trascinavano lo spettatore a sfiorare contemporaneamente un mix di emozioni. Quella di Phoenix è una capacità di scena che pochi, anzi pochissimi, hanno dimostrato nella storia del cinema.
Maria Elisa Altese
Da Hollywood il messaggio è chiaro: è ora di prestare attenzione all’ambiente e non solo… e per questo i Golden Globes hanno deciso, per la prima volta in 77 anni di storia dei premi, che il menù sarà interamente vegano.
La scelta è stata presa dalla Hollywood Foreign Press, all’insegna della sostenibilità e della lotta al cambiamento climatico. La decisione è sicuramente un esempio positivo verso il pubblico americano e del mondo, ma un dubbio sorge: è una “publicity stunt” (gioco pubblicitario)? È una scelta occasionale? Oppure è una decisione che viene realmente sostenuta e verrà portata avanti anche dai singoli membri dell’Hollywood Foreign Press?
Un leggero scetticismo c’è, e potrà essere eliminato con il tempo solo dai membri dell’Organizzazione: ci si aspetta che il sostegno, l’impegno e la protezione dell’ambiente e degli animali venga affermato oltre che in campo pubblico – come nel caso dei Golden Globes – anche in quello lavorativo e privato. Sarebbe sicuramente contradditorio se l’Hollywood Foreign Press decida un menù vegan se poi i singoli membri facciano degli investimenti in aziende e/o settori che contribuiscono al cambiamento climatico e allo sfruttamento degli animali. Il tempo ci dirà…
POLEMICHE SULLA NON PRESENZA DI QUOTA FEMMINILE…
I Golden Globes andranno in onda, in diretta tv e streaming, questa notte; a condurre la serata, per la quinta volta non consecutiva, è il comico britannico Ricky Gervais. Ma questa edizione porta diverse polemiche tra cui quello sulla quota femminile: nonostante nella top 100 ai botteghini, i film diretti da donne sono in continua ascesa – secondo gli studi della University of Southern California – nessuna di queste è stata candidata al premio regia; «Un Hollywood ancora troppo maschilista» sostengono alcuni.
Una cosa però sicura: Netflix non è passata inosservata, difatti è in testa alle nomination grazie a film come The Irishman, Marriage Story, Due Papi e Dolemite Is My Name. Non ci resta che attendere anche qui; anche se… il premio come migliore attore è assolutamente da consegnare a Joaquin Phoenix per la sua distintiva interpretazione nel film Joker, l’attore ha mostrato uno stile puro: dove l’onestà recitativa trascinavano lo spettatore a sfiorare contemporaneamente un mix di emozioni. Quella di Phoenix è una capacità di scena che pochi, anzi pochissimi, hanno dimostrato nella storia del cinema.
Maria Elisa Altese