I grandi mammiferi estinti dell’Insubria in mostra a Lugano
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Cranio di cervo megacero Megaloceros giganteus (Corana, Pavia, 71’000–14’000 anni fa), una specie vissuta nell’ultimo periodo glaciale (© Museo di Storia Naturale di Milano e Ministero della Cultura, SABAP CO-LC; foto Adriano Nicolosi, MCSN).
Dal 1° marzo 2025 al 21 febbraio 2026 negli spazi del Museo cantonale di storia naturale a Lugano sarà aperta al pubblico la mostra La mano del clima e la mano dell’uomo – I grandi mammiferi estinti dell’Insubria.
La mostra illustra le variazioni climatiche degli ultimi 200’000 anni attraverso i fossili dei grandi mammiferi che abitarono l’area padana e quella dei grandi laghi prealpini (Insubria) durante i periodi glaciali e i periodi interglaciali. Si tratta di un’alternanza di specie diverse, adattate le une ai climi freddi (bisonti, cervi giganti, alci, mammut), le altre ai climi caldi e temperati (rinoceronti, ippopotami, uri, cavalli). In esposizione, una selezione di fossili prestati dal Museo di Storia Naturale di Milano, provenienti per la maggior parte dai depositi alluvionali del Po e dai suoi affluenti sudalpini, come pure alcuni reperti di orso delle caverne del Museo cantonale di storia naturale di Lugano. Molte di queste specie si sono estinte negli ultimi millenni con l’avvento dell’uomo moderno a causa della caccia, dei processi di domesticazione di alcune specie e delle massicce trasformazioni dell’ambiente naturale.
Il percorso espositivo termina con un messaggio: la mano dell’uomo si è spinta troppo in là e sta provocando sconvolgimenti ambientali a scala globale, di cui i cambiamenti climatici odierni sono un esempio eloquente. Le trasformazioni in atto stanno avvenendo troppo rapidamente rispetto ai tempi della natura e sono tali da innescare quella che è stata definita la sesta estinzione di massa nella storia del nostro pianeta.
La mostra è stata realizzata in collaborazione con il Museo di Storia Naturale di Milano (curatela) e con il Dipartimento ambiente costruzione e design della SUPSI (progetto di allestimento) nel quadro degli eventi promossi dal Festival diffuso L’Uomo e il Clima.
La mano del clima e la mano dell’uomo è aperta al pubblico nei seguenti orari: Ma-Sa, 09-12; 14-17. Entrata libera.
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