È ritornato Elia Contini, l’investigatore creato da Andrea Fazioli che sta conducendo un mini-tour ticinese per presentare il nuovo romanzo intitolato Le strade oscure (Guanda). Prima tappa ieri alla Casa della Letteratura di Lugano, l’autore era insieme ad Yari Bernasconi con il quale da tempo forma un affiatato sodalizio le cui ricadute sono arrivate anche sulle pagine dell’Osservatore. Tutto esaurito, come si può immaginare, per un investigatore molto amato. Diciassette anni di Elia Contini, se si considerano i libri, ma in realtà quest’anno, 2022, se ne può celebrare la cifra tonda dei vent’anni, come ha sottolineato Andrea, se si considera naturalmente il periodo di gestazione. Le vie della scrittura, non solo poliziesca, come ha raccontato attraverso le domande poste dal suo comprimario, sono state diverse, a partire dalle inventive narrazioni orali con le quali, a turno, lui e i suoi compagni delle elementari nutrivano il tragitto verso casa, lasciando magari il racconto in sospeso una volta arrivati e il desiderio di sapere come andava a finire la storia (“i genitori si chiedevano perché avevamo tanta voglia di tornare a scuola…”). Poi c’è stato il periodo della poesia, trasformata in seguito nelle prose brevi, gli studi in letteratura francese all’Università…
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