Domani apre al Palazzo del Broletto di Como I volti di Plinio. Natura est viva, mostra multimediale di Fondazione Alessandro Volta curata da Accademia Pliniana: fino al 10 novembre guiderà il visitatore in un coinvolgente percorso volto ad esplorare le profondità della figura di Plinio il Vecchio e l’influenza senza tempo della sua opera letteraria, giunta da Roma antica con eco universale fino ai giorni nostri.
Nacque proprio a Como il 23 o il 24 d.C. Gaius Plinius Secundus, oggi meglio conosciuto come Plinio il Vecchio, uomo d’armi e di lettere che nella sua enciclopedica Naturalis Historia raccolse in una sintesi umanistico-scientifica le basi del sapere, fedele al principio dell’utilitas iuvandi, ovvero dell’andare incontro alle necessità degli uomini mediante la divulgazione della cultura. Appassionato e instancabile studioso, alto funzionario imperiale e ammiraglio, Plinio viaggiò a lungo per quasi tutta l’Europa romana, lasciandone descrizioni preziose per i futuri studi storiografici e antropologici. La sua figura è cruciale nel processo di sviluppo culturale europeo, sia in qualità di primo storico dell’Arte che in veste di testimone e abile narratore dell’Età Classica. Il suo penetrante ingegno ebbe un notevole influsso sulle epoche del Medioevo e del Rinascimento, e lo studio e la consultazione delle sue opere è stato e continua ad essere indispensabile in numerosi ambiti del sapere.
I volti di Plinio. Natura est viva è una mostra che indaga, attraverso un inedito percorso multimediale, i sorprendenti lati di una figura che è stata fondamentale per la formazione culturale e scientifica del mondo contemporaneo. I maggiori temi trattati dalla monumentale Naturalis Historia, così come la ricostruzione della biografia di Plinio, saranno proposti al pubblico con una chiave di lettura innovativa, senza contravvenire al massimo rigore scientifico.
I visitatori avranno la straordinaria opportunità di osservare ciò che alcuni ritengono essere i resti del cranio dell’eroico ammiraglio. Grazie ad un’operazione di coordinamento tra il Museo Storico dell’Arte Sanitaria di Roma e la Fondazione Alessandro Volta, il discusso e suggestivo reperto – rinvenuto a inizio Novecento nei pressi dell’Antico porto di Pompei – è stato trasportato a Como per l’occasione. La mostra intende proporsi come percorso interattivo che esplora le profondità della figura di Plinio il Vecchio, e l’influenza senza tempo della sua opera letteraria.
In occasione della conferenza stampa di presentazione della mostra, svoltasi quest’oggi, Stefano Bruno Galli – l’Assessore all’Autonomia e Cultura della Regione Lombardia – ha commentato: «Plinio il Vecchio è un gigante della cultura classica e la sua opera rappresenta un pilastro della civiltà europea occidentale. È dunque doveroso che Como, la sua città natale, gli renda omaggio in questo importantissimo anniversario dei duemila anni dalla nascita, che cadrà nel 2023-2024. Una ricorrenza che proprio questa bella mostra, I volti di Plinio. Natura est vita, con un’esposizione molto creativa e coinvolgente, intende cominciare a celebrare. Diciamo che è solo l’inizio, e si tratta di un ottimo inizio, di una serie di iniziative che punteranno i riflettori sul genio antico e senza tempo di un grandissimo uomo di lettere e filosofo, naturalista e comandante militare. Fine conoscitore dell’animo umano e dei tesori della natura. L’Assessorato che ho l’onore di guidare guarda con molta attenzione alle celebrazioni del bimillenario pliniano».
«Fondazione Volta intende come sempre celebrare il passato cogliendo ispirazioni per riflettere sul presente e interrogarci sulle scelte del futuro. In tal senso, la presenza del presunto teschio di Plinio il Vecchio non può essere orfana di suggestioni ed insegnamenti» ha commentato Luca Levrini, presidente di Fondazione Alessandro Volta, sottolineando che «il teschio, immagine di fine, in realtà diventa suggestione simbolica millenaria sulla quale riflettere per le prossime azioni da compiere verso la realtà naturale alla quale apparteniamo. Per questo motivo l’installazione della mostra intende percorrere il cammino della vita, dalla luce al buio della morte, per interrogarci sulla Natura, sul suo incanto perfetto ed armonico, come complesso della vita da ammirare ed a cui unirci per comprenderla. Natura mirabilmente descritta dal Plinio e riassunta nella nostra mostra in poche ma suggestive immagini. Tale evento rappresenta, inoltre, la prima volontà di unire tutte le competenze e i soggetti culturali presenti sul territorio legati al Plinio, per collaborare ed iniziare a ragionare rispetto alle prossime attività di bimillenario della sua nascita. Non posso che auspicare, a questo punto, che la città di Como possa essere nei prossimi anni il centro simbolico ed organizzativo delle celebrazioni pliniane, per fare conoscere al mondo il valore del nostro concittadino e fare nascere in noi l’orgoglio di una nuova identità comasca: Como città di Volta, della seta, ma anche dei Plinii».
«Con le sue opere Plinio ci conduce attraverso la vastità dell’Universo rammentandoci che l’essenza dell’uomo si riflette, compiendosi, nell’humanitas» ha aggiunto Massimiliano Mondelli, Presidente dell’Accademia Pliniana, ricordando le parole di Mario Margheritis «Penetrando nei segreti della Natura, l’uomo ne comprenderà le infinite bellezze, e affinato così il senso del bello si volgerà ad altri ideali; comprenderà che l’azione più bella che l’uomo possa compiere è aiutare gli altri: è questa la strada che porta a gloria immortale».
Divino dunque è per il mortale aiutare l’altro mortale, ed è proprio così che morì Plinio il Vecchio: coordinando le operazioni di soccorso durante l’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Una coinvolgente ricostruzione storica virtuale sull’eruzione del Vesuvio, fornita in esclusiva dal Museo Archeologico Virtuale di Ercolano, sarà circondata da suggestive proiezioni parietali che ricostruiscono alcuni lati dei tanti volti di Plinio. L’allestimento prevede inoltre una installazione con le iconografie di Plinio ideata e realizzata dalla fotografa Margot Errante, che ha collaborato alla curatela di Accademia Pliniana.
Il progetto intende dare avvio a Como al percorso per celebrare il bimillenario pliniano (2023/2024), proprio quando anche il Pantheon compilato dal MIT di Boston ci dice che Plinio il Vecchio e suo nipote sono i due personaggi comaschi che hanno maggiormente influenzato la cultura dell’umanità e ancora i più tradotti e cercati su Wikipedia, l’enciclopedia libera, ultima discendente della Naturalis historia pliniana. A corollario alla mostra, il 10 novembre sarà organizzata Passeggiata nel tempo #ComocittàdeiPlinii, iniziativa di Fondazione A. Volta, a cura di Associazione Sentiero dei Sogni. Il percorso, che inizierà alle ore 10.00, si snoderà tra la dimensione locale e quella globale, per scoprire le storie che si celano dietro statue, ritratti e citazioni dei Plinii sparsi per la città. La partenza sarà presso il Broletto, a seguire di fronte alla facciata del Duomo dove nel 1480 i comaschi collocarono le effigi dei Plinii ai lati del portale. Il percorso proseguirà presso il Teatro Sociale di Como che decise di dedicare il sipario storico alla scena della morte di Plinio il Vecchio. Si continuerà verso il Museo Archeologico Paolo Giovio la cui Sala Duomo ospita i calchi dei due Plinii. Infine si passerà davanti al Liceo Volta per concludere il percorso alla Pinacoteca Civica. Iscrizione obbligatoria: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-comocittadeiplinii-77495261413
I volti di Plinio. Natura est viva
Como, Palazzo del Broletto
Orari: giorni festivi 10.30 – 19.30; giorni feriali 13.30 – 19.30.
Contatti: info@fondazionealessandrovolta.it | tel. 031 579811
Ingresso libero